CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Scuola, interrogazione dei "Riformatori": la Regione vari subito il programma per il dimensionamento scolastico. Dopo febbraio 2004 rischio di gravi difficoltà


Cagliari, 16 dicembre 2003 - A rischio la programmazione scolastica e la determinazione del piano di dimensionamento scolastico se la Regione non interverrà in tempi estremamente rapidi: lo denunciano i consiglieri regionali del gruppo "Riformatori-UDR", con una interrogazione (primo firmatario Vargiu), nella quale sollevano un problema che a partire dal prossimo febbraio (data delle pre iscrizioni scolastiche) può mettere in seria difficoltà l'intero sistema regionale dell'istruzione superiore.

Presentata nel corso di una conferenza stampa, i consiglieri regionali "Riformatori", denunciano con l'interrogazione come la mancata azione programmatoria regionale a partire dal settembre 2000 abbia vanificato di fatto le azioni di surroga poste in campo dalla Provincia e dalla Direzione scolastica regionale, a seguito della sospensione opposta dal Tribunale amministrativo regionale.

"Premesso che la conferenza provinciale per l'organizzazione della rete scolastica aveva predisposto nel 1998 il piano di dimensionamento sulla base degli indirizzi di programmazione per il dimensionamento ottimale dettato allora dalla Regione; e considerato che tale piano era entrato in vigore nel 2000", l'interrogazione dei Riformatori, sottolinea come dopo tale data non via stato alcun atto programmatorio integrativo della Regione per aggiornare le indicazioni a seguito delle inevitabili modifiche della popolazione scolastica.

In questa situazione, hanno spiegato i consiglieri Vargiu, Pisano, Fantola e Cassano, anche gli adeguamenti posti in essere dalla Provincia e dalla Direzione scolastica per far fronte alla carenza programmatoria regionale sono stati di fatto bloccati a seguito del ricorso presentato dalla stessa Regione al Tar.

E' quindi necessario, affermano i firmatari dell'interrogazione, che la Regione "eserciti immediatamente gli specifici poteri di programmazione che le sono attribuiti dalla legge, consentendo così all'Ufficio scolastico regionale e agli enti locali di muoversi nell'ambito di una cornice di riferimento certa, che permetta di dare risposte al mondo della scuola, in direzione della qualità e dell'efficienza del servizio reso agli studenti ed alle loro famiglie", (l.p.)


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