CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Illustrato in conferenza stampa il Piano triennale dello Sport. Incentivi alle società ma anche garanzie per gli utenti: questi i capisaldi delle innovazioni introdotte dall'Ottava Commissione


Cagliari, 2 dicembre 2003 - Ottantacinque milioni di euro nel triennio, maggiori garanzie per le società nell'esposizione finanziaria, attenzione  particolare al settore dello sport scolastico, più forte tutela sanitaria per chi pratica lo sport anche a titolo amatoriale. Sono solamente alcune delle innovazioni apportate dalla Commissione Ottava (Cultura, sport e spettacolo) al Piano triennale dello sport della Giunta, illustrate oggi nel corso di una conferenza stampa tenuta dal Presidente della Commissione, Salvatore Piana e da alcuni componenti la commissione, Gianni Giovannelli, Ettore Businco e Claudia Lombardo. Il provvedimento, è stato approvato la scorsa settimana all'unanimità, ed è stato ritrasmesso alla Giunta per il varo definitivo. "Potrebbe essere approvato dall'esecutivo nella prossima seduta di venerdì", ha precisato Piana, il quale, sottolineato il fattivo contributo di tutti i gruppi politici nella individuazione delle modifiche e delle integrazioni da apportare al testo originario: "Lo sport non ha colori politici", ha detto.

Un dato innovativo è costituito dal fatto che il Piano si proietterà per l'intero triennio 2004-2006, recuperando in tal modo i ritardi (un anno) con cui il documento era stato elaborato. Vi è poi un aspetto rilevante derivante dal fatto che gli interventi introdotti dalla Commissione consiliare non si rivolgono soltanto all'aspetto sportivo ma incidono fortemente nell'ambito sociale.

Ma andiamo con ordine. Numerosi i livelli di intervento. Il primo riguarda l'incremento delle risorse disponibili, che sono come detto quantificate per l'intero triennio in circa 85 milioni di euro. Uno sforzo notevole che dovrebbe consentire di ampliare la sfera degli interventi rispetto al recente passato.

Sempre sul piano delle risorse finanziarie, un secondo fatto di grande interesse  è rappresentato dall'accesso delle società sportive al Consorzio fidi per il terzo settore. Si tratta, ha sottolineato il presidente Piana,di dare la possibilità alle società di non esporsi (sono moltissimi i dirigenti costretti a garantire a titolo personale) con le banche nelle anticipazioni per l'attività svolta, ma potranno accedere alle risorse messe a disposizione dagli appositi consorzi fidi.

Terzo livello di intervento, una maggiore tutela degli utenti sulla professionalità delle strutture sportive operanti. La stragrande maggioranza degli oltre 200 mila sardi che praticano sport anche solo  a titolo amatoriale fanno capo ad una miriade di società, associazioni, palestre, per le quali d'ora in avanti sarà richiesta una certificazione di professionalità (una sorta di patentino) che garantisca sulla idoneità delle strutture ma anche degli istruttori ad operare.

Ed è in questa direzione che si muove anche un'altra innovazione proposta: l'estensione delle certificazioni sanitarie oggi richieste per le sole attività agonistiche, anche a quelle manifestazioni a caratterizzazione certamente amatoriale, ma comunque di valenza agonistica come avviene, ad esempio nei tornei aziendali, nei cosiddetti "campionati dei bar di paese", come li ha esemplificati Piana, per i quali, tuttavia, ha spiegato Ettore Businco, "è richiesto un notevole impegno atletico e che diventano spesso a particolare rischio in quanto coinvolgono spesso persone non più giovanissime, spesso prive di adeguata preparazione atletica, che tuttavia si sottopongono a sforzi straordinari". "Il settanta per cento degli sportivi che finiscono ai pronto soccorso degli ospedali - ha detto Businco - è rappresentato da partecipanti a tornei amatoriali".

Altro capitolo importante  quello delle sponsorizzazioni, che spesso vanno a discapito delle società minori. La Commissione ha posto come inderogabile il limite - in precedenza abbastanza elastico- del 70 per cento da distribuire alle società cosiddette minori. In questo ambito, Giovannelli ha ricordato inoltre che è stato abbassato il tetto da cinque a tre anni di attività previsto per l'accesso ai contributi di sponsorizzazione.

Come ha a più riprese sottolineato la Commissione, il nuovo testo del Piano per lo sport torna ora alla Giunta regionale per il varo definitivo. Potrebbe essere fin dai prossimi giorni, ha ipotizzato il presidente Piana ricordando che un capitolo importante riguarda le scuole per le quali sono previsti interventi importanti sia dal punto di vista finanziario e sia di disciplina delle attività sportive svolte al loro interno, anche al fine di favorire, ove possibile, una maggiore sinergia fra mondo didattico e mondo dello sport. (L.P.)


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