CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaIl DPEF 2004-2006 ed il rendiconto 2002 approvati dalla Terza commissione del Consiglio regionale
Cagliari, 2 dicembre 2003 - La Terza commissione Programmazione economica e Bilancio del Consiglio regionale, presieduta da Giorgio Balletto, ha approvato a maggioranza, il Documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF) 2004-2006 ed il Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2002 presentati dalla Giunta Masala. A favore dei due documenti finanziari si sono espressi i consiglieri della maggioranza; nella votazione finale si sono astenuti i rappresentanti delle opposizioni, mentre il consigliere di RC ha votato contro.
I documenti contabili passeranno ora all'esame dell'Aula per la loro definitiva approvazione. Da oggi decorrono, quindi, i tempi per la presentazione delle relazioni di maggioranza e di minoranza, per le quali sono previsti, come di consueto, dieci giorni.
Il DPEF, che fissa le linee da osservare nella predisposizione del bilancio regionale, prevede la significativa riduzione del disavanzo ed un notevole contenimento delle spese. I settori sui quali si intende puntare sono quelli del potenziamento delle infrastrutture ed il rilancio del territorio; la valorizzazione del patrimonio storico, turistico ed ambientale; la ricerca e l'innovazione tecnologica, che fanno perno sullo sviluppo delle risorse umane. Obiettivi strategici che si perseguiranno mettendo a punto strategie di intervento e scelte politiche che favoriscano l'attuazione di un nuovo Piano di rinascita e la realizzazione di "una nuova politica di coesione comunitaria".
Saranno individuate "soluzioni di continuità tra il precedente sistema degli obiettivi ed interventi strategici" ed i nuovi programmi comunitari, per avviare "una forte azione" da svolgere, anche attraverso l'appoggio del Governo nazionale, perché il principio "dell'insularità" venga inserito nelle nuove regole della politica di coesione comunitaria per gli anni 2007-2013.
In dettaglio, il DPEF proposto dalla Giunta prevede la riduzione delle "spese storiche", che sarà attuata con un'attenta azione di "ripulitura" dei dati contabili, ottenibile con l'eliminazione dei residui di stanziamento a tutto il 2003 ed il "disimpegno" delle somme a tutto il 1999, con un "minor disavanzo di amministrazione, che può ragionevolmente stimarsi in circa 1.000 milioni di euro".
Le previsioni di spesa, quindi, sono di 4.147.501 euro per il 2004; di 3.307.044 euro, per il 2005; di 3.269.958 euro, per il 2005. La manovra di bilancio, di conseguenza, sarà impostata senza includere nuovi o maggiori interventi e le nuove spese saranno "coperte" ricorrendo alle risorse previste dalla vigente legislazione; prevedendo una riduzione delle spese di funzionamento di circa il 10 per cento; limitando le spese per il personale alle "sole presenze", pertanto senza nuove assunzioni; con un abbattimento progressivo annuo della spesa corrente per un 5 per cento; senza prevedere ulteriori stanziamenti per quelle spese di investimento o in conto capitale che presentino consistenti residui o non abbiano raggiunto il limite di impegno dell'80 per cento previsto dalla legge finanziaria del 2001; rispettando le limitazioni previste per il trasferimento dei fondi agli enti strumentali per l'anno 2003.
Criteri che impongono, conclude il DPEF della Giunta Masala, una rigorosa politica di eliminazione delle spese improduttive e di riqualificazione di quelle di difficoltosa utilizzabilità a beneficio dei settori di spesa "portanti" e funzionali allo sviluppo. (mc)
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