CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaIl centrodestra chiede l'immediata approvazione della legge che autorizza la Regione a contrarre un mutuo di 144 milioni di euro per sanare sino al 2000 i debiti della sanità. L'operazione libera una serie di finanziamenti statali. Polemica tra Forza Italia e il centrosinistra.
Cagliari, 31 ottobre 2003 - Il centrodestra insiste: subito la leggina che autorizza un mutuo di 144 milioni di euro per la sanità, a copertura del disavanzo del 2000, ma capace di liberare risorse di cofinanziamento dello Stato. Si doveva votare la leggina ieri, ma l'aula, leggi centrosinistra, impegnata nella turbolenta vicenda della riforma elettorale, non ha accolto la richiesta. Un centrosinistra, afferma l'on. Giorgio Balletto (Forza Italia), presidente della Terza Commissione, che ha esitato in pochi minuti il provvedimento, "ancora frastornato dallo schiaffo della legge elettorale". Il ritardo, aggiunge l'on. Pietro Pittalis (Forza Italia) è un segnale di irresponsabilità politica da parte di quei partiti che si ergono a difensori esclusivi dei lavoratori. Quei soldi, infatti, consentono saldare parte dei crediti vantati soprattutto dalla sanità privata che non riesce a pagare neppure gli stipendi.
L'assessore, Roberto Capelli, ha chiesto all'aula - ha ricordato l'on. Pierpaolo Vargiu (Riformatori) - che, al più tardi, martedì mattina si arrivi al voto e si autorizzi la contrazione del mutuo. "Lo ha chiesto - ha aggiunto l'on. Vargiu - a tutti i consiglieri, per la quota parte di responsabilità che ciascuno ha nel buco della sanità" (calcolato oltre i 500 milioni di euro).
"Un atto dovuto", lo ha definito l'on. Giorgio Corona che serve, fra l'altro, a evitare discriminazioni fra sanità pubblica e privata, una distinzione "anomala", assicura, perché ormai c'è una sanità, senza aggettivi, e c'è una gestione, a mano pubblica o privata, che poco si differenzia ai fini del servizio ai cittadini. Gran parte dei debiti - ha precisato - riguardano la medicina territoriale, che svolge il ruolo di prevenzione. Poiché malattie cardiovascolari e neoplasie sono la causa principale di morte, "aumentando la prevenzione, diminuiscono le malattie" e quelli della sanità sono soldi ben spesi.
Ma se si ritarda a pagare i debiti, questi aumentano sommando spese legali e bancarie, che vanno addebitate alla Regione e alle Asl. L'assessorato eviterà, d'ora in avanti, che ciò avvenga ricorrendo allo strumento del factoring , che consente, alle banche, di scontare subito crediti liquidi (per il passato non è stato possibile, essendo i crediti già scaduti e Asl e Regione indicate come cattivi pagatori).
Ma facciamo due conti sulle risorse che arriveranno. Se la Regione contrae il mutuo di 144 milioni di euro a copertura del disavanzo del 2000, libera, con questa operazione, risorse di cofinanziamento statale di 15 milioni di euro, il residuo sempre sul 2000.
Chiudendo i conti del 2000 e saldando tutti i debiti si liberano altri 90 milioni di euro di cofinanziamento statale per gli anni precedenti. La disponibilità di cassa sarà, perciò, complessivamente di 249 milioni di euro.
Ma la Giunta, con l'assestamento di bilancio, prevede uno stanziamento di 53 milioni di euro a integrazione delle risorse del 2003. A fronte di questa operazione si liberano altri 70 milioni di con finanziamenti statali.
Non sappiamo se tutto ciò sarà sufficiente; certo il mutuo di cui oggi il centrodestra chiede una rapidissima approvazione evita nuovi sconquassi e consente, soprattutto, a lavoratori in attesa di stipendio da mesi di poter avere le dovute spettanze. (a.d.)
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