CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

"La Regione segue con la massima attenzione la nuova epidemia di blue tongue". Le assicurazioni degli assessori competenti alla commissione Agricoltura del Consiglio regionale


Cagliari, 29 ottobre 2003 - La Giunta, l'amministrazione regionale, seguono con grande attenzione la nuova recrudescenza della blue tongue e stanno predisponendo tutte le iniziative più opportune per debellare, definitivamente, questo virus, che tanti danni provoca alla zootecnia isolana. Lo hanno detto, al termine di una lunga "audizione" da parte della Quinta commissione permanente del Consiglio regionale, Agricoltura ed Ambiente, presieduta da Tonino Frau, gli assessori Capelli e Contu, i quali hanno illustrato le iniziative decise dall'esecutivo regionale per porre un freno a questa "nuova epidemia", che rischia di dare un colpo mortale ad uno dei settori più importanti del comparto produttivo sardo.

Non appena le Asl, in questo caso quelle di Sanluri, Carbonia e Cagliari, hanno segnalato la scoperta di nuovi casi, sono scattate le misure di intervento immediato, decise in occasione delle due gravi epidemie degli anni passati. I campioni di siero sono stati inviati ai laboratori specializzati e, non appena giunta la conferma del tipo del virus, si sono avviate le procedure d'intervento, prevenzione e cura della malattia.

I capi morti in questi mesi, la situazione è seguita quotidianamente, sono più di 11 mila, 200 dei quali fatti abbattere dalle autorità veterinarie, ma il sierotipo 4 è apparso meno virulento del tipo 2, che aveva provocato le epidemie degli anni 2000 e 2001. Una situazione, probabilmente, più facilmente controllabile, hanno detto gli assessori della Sanità e dell'Agricoltura, che comunque impone misure tempestive ed efficaci.

"Non si può trascurare nulla, ha detto Roberto Capelli, responsabile della Sanità. Sono stati immediatamente avvertiti il ministero della Sanità, l'Istituto Zooprofilattico della Sardegna, il Centro di ricerca di Teramo, ai quali sono stati chiesti una nuova strategia per debellare definitivamente la blue tongue ed un parere sulla opportunità di programmare una vaccinazione di massa nei confronti del sierotipo 4. Sono stati anche chiesti nuovi fondi, al ministero della Sanità, per fare fronte all'emergenza in atto ed è stata sollecitata la preparazione e fornitura di quattro milioni di dosi del nuovo vaccino".

La tempestività degli interventi è fondamentale, se si vuole arginare questa nuova epidemia, ma sono necessarie anche altre decisioni "strategiche", hanno detto i consiglieri della Quinta commissione presenti all'incontro. Un nuovo ruolo per l'Istituto Zooprofilattico della Sardegna, ad esempio, è ormai una necessità, visto che la malattia sta diventando endemica ed impone interventi di diverso tipo, che devono essere studiati nell'Isola. Ma vanno anche decisi interventi preventivi, per distruggere larve ed insetti vettori, che sono il vero reale pericolo per gli allevamenti isolani.

A gennaio, le dosi di vaccino necessarie dovrebbero giungere dal Sud Africa; in un paio di mesi dovrà essere messo a punto un piano di bonifica delle zone favorevoli alla riproduzione del culicoides; così come dovranno essere decise le modalità più efficaci e razionali per lo smaltimento delle carcasse degli animali malati ed i limiti per la movimentazione degli animali sani, in modo da circoscrivere i focolai ed i casi accertati. 

Saranno messi a punto anche interventi finanziari, compatibili con le rigide regole della Comunità, tenendo conto delle iniziative messe a punto anche dalle altre regioni, prevalentemente meridionali, colpite da epidemie di febbre catarrale degli ovini.

La situazione, secondo quanto emerso nel corso del lungo incontro, "è, quindi, sotto controllo", ma la commissione Agricoltura ha intenzione di "incalzare la Giunta, in modo da definire interventi che permettano di eradicare un virus che appare, obiettivamente, difficile da debellare".

Nei prossimi giorni, quando l'attività consiliare lo permetterà, sarà organizzato un altro incontro, al quale sarà invitato anche l'assessore dell'Ambiente, e saranno discussi nuovi programmi di intervento, "perché, hanno concordato consiglieri ed assessori, bisogna intervenire per bonificare i luoghi dove il terribile insetto vettore si riproduce, così come si devono disinfestare ovili e stalle, per ridurre al minimo il rischio di nuovi focolai".

Interventi immediati, hanno assicurato Capelli e Contu, saranno messi a punto proprio per quest'opera di bonifica ambientale, per organizzare una più fitta rete di "animali sentinella", per risolvere efficacemente il problema dello smaltimento delle carcasse degli animali morti o abbattuti.

Tutti temi sui quali è opportuno confrontarsi continuamente, hanno concluso Tonino Frau e gli altri componenti la commissione Agricoltura, perché da "queste continue e costanti emergenze, che devono in ogni caso essere evitate con una efficace opera di prevenzione, dobbiamo uscire definitivamente, per dare una possibilità di ripresa al settore agricolo sardo che, soffocato da troppi problemi irrisolti, attraversa una fase di crisi che rischia di diventare irreversibile". (mc)


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