CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaLa Sesta Commissione sollecita l'assessore Frongia a rendere operative le leggi di incentivo del turismo, commercio e artigianato. Fermi 30 milioni di euro destinati al commercio per la litigiosità delle banche per la convenzione.
Cagliari, 2 luglio 2003 - Per fare il punto sulle leggi di incentivazione del commercio, turismo e artigianato la Sesta Commissione, presieduta dall'on. Nicola Rassu, ha sentito l'assessore regionale, Roberto Frongia. In particolare la Commissione ha chiesto che la Giunta affretti i tempi per rendere operativa la legge 9 del 2002, sul commercio, approvata un anno e ancora ferma al palo. La legge dispone di una dotazione finanziaria di oltre 30 milioni di euro, ovviamente non utilizzati. Poiché il commercio è in difficoltà e non ha altre leggi di settore da cui attingere, l'operatività della legge 9 è giudicata essenziale. Il ritardo, tuttavia, non sembra legato a motivi politici, ma alla difficoltà a convenzionare gli istituti di credito che dovranno gestire le risorse. Le banche - ha fatto capire l'assessore Frongia - hanno risposto al bando della Regione litigando fra loro su procedure e requisiti di partecipazione. Il Cis ha fatto ricorso al Tar. La conseguenza - ha detto l'on. Falconi (Ds) - è che il settore del commercio "non ha ricevuto più un centesimo" ed è in sofferenza. Con questo ritardo, ha aggiunto, "stiamo imballando una parte rilevante dell'economia sarda".
Sull'artigianato, il presidente Rassu ha chiesto di modificare le direttive di applicazione della legge 51 del 1993, quando vieta il passaggio di immobili e attrezzature di padre in figlio; una prescrizione che, per l'on. Rassu, "grida vendetta". Per giunta, alcuni istituti di credito hanno ignorato (sicuramente per errore) le disposizioni, creando "figlie figliastri". L'assessore ha assicurato che l'assessorato "sta lavorando per modificare la direttiva", anche se resta ferma la volontà "di evitare speculazioni".
Quanto alla legge 9 del 1998 sul turismo, utilizzando nel secondo bando i fondi comunitari, deve non solo applicare il "de minimis" dei 100 mila euro ("bastano a cambiare le lampadine negli alberghi", ha polemizzato l'on. Falconi), ma esclude dagli interventi (il riferimento specifico è del Por) le aree costiere. Vincolo che cadrà col prossimo bando, che, invece, utilizzerà fondi regionali. Il bando - sentite le associazioni di categoria - potrebbe essere pronto a fine luglio.
Ultimo chiarimento sulla legge 12 del 2001 sull'apprendistato, anch'essa inoperosa, Sono 36 mila le aziende artigiane che vorrebbero beneficiarne.
L'assessore Frongia ha ricordato l'impegno assiduo nel velocizzare l'attività degli uffici, lamentando un avvio lento, all'atto dell'insediamento, per difficoltà che derivavano sia dalla mancata notifica delle leggi d'incentivo all'Unione europea, sia la mancanza di direttive o l'inapplicabilità di alcune di quelle esistenti. Con l'Ue - ha detto - il dialogo non è stato facile. Ora la situazione è stata portata a regime e l'applicazione delle leggi di settore potrà avvenire entro tempi ragionevoli, entro quest'anno o, se le procedure sono più complesse, entro l'anno prossimo. (a.d.)
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