CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Il presidente del Consiglio regionale, Serrenti, ha incontrato in visita di cortesia il prefetto Fadda, nuovo rappresentante del Governo presso la regione Sardegna


Cagliari, 1 luglio 2003 - Il "problema delle scorie nucleari", un tema che ha sollevato la generale protesta dell'intera società sarda, è stato approfondito nel corso di un cordiale colloquio tra il presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, ed il nuovo rappresentante del Governo presso la regione Sardegna, il prefetto Giorgio Fadda.

Il presidente del Consiglio ha illustrato all'alto funzionario le iniziative politiche che l'Assemblea sarda ha avviato per "scongiurare" il pericolo che la Sardegna venga scelta per la costruzione del deposito nazionale delle scorie di origine nucleare. Dal canto suo, il prefetto Fadda, "cagliaritano a tutti gli effetti, particolarmente sensibile ai problemi ed alle esigenze della Sardegna", ha assicurato che la rappresentanza del Governo sarà celere e particolarmente "sensibile" nel trasmettere, al Governo nazionale, le "giuste richieste dei sardi", come la "petizione", suffragata da molte migliaia di firme, presentata alla Rappresentanza, nella mattinata di oggi, da una delegazione di Sardigna natzione, guidata da Bastianu Cumpostu, con la quale si chiede la "completa denuclearizzazione della nostra isola".

Le bellezze ambientali, la qualità della vita, ha ricordato il presidente del Consiglio, sono le principali risorse sulle quali può puntare la nostra isola. "Le scorie nucleari darebbero un colpo definitivo alle nostre possibilità di sviluppo". Vivere a contatto con materiali nucleari, pericolosi e particolarmente nocivi, ha concordato il prefetto Fadda, sarebbe estremamente penalizzante per la società sarda, un colpo gravissimo alle possibilità di sviluppo dell'Isola, "esattamente come la piaga dei sequestri ha rallentato la nostra crescita economica e sociale, negli anni bui del banditismo". (mc)


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