CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaDirettive troppo rigide dell'assessorato dell'Agricoltura non consentono di realizzare interventi di viabilità rurale beneficiando dei fondi comunitari del Por. L'on. Rassu chiede all'assessore che tali norme vengano abrogate.
Cagliari, 6 giugno 2003 - Le direttive emanate dall'assessorato dell'Agricoltura per accedere agli incentivi previsti dal Por, il programma operativo regionale che utilizza i finanziamenti comunitari dell'Obiettivo 1, a favore delle strade rurali "non tengono conto della situazione della viabilità esistente" e dell'andamento orografico delle zone interne, causando forti ritardi e rendendo, di fatto, non operativa la "misura" comunitaria.
Le norme impongono che la carreggiata stradale sia ampia almeno 4 metri e le pendenze non superiori al 13 per cento: condizioni che non possono essere rispettate, in particolare nelle zone di media e alta collina, dove le pendenze, in alcuni tratti, sono molto superiori. Anche la larghezza rapprenda un ostacolo, essendo molto laboriose le trattative per gli espropri (necessari nell'80 per cento dei casi) che quasi mai si concludono con la cessione bonaria. Proibitivo, infine, la scadenza fissata per la realizzazione delle opere: il 30 novembre di quest'anno, con collaudo entro il 31 dicembre.
Lo segnala, in una interrogazione urgente all'assessore Contu, l'on. Nicola Rassu (Forza Italia), il quale chiede che le linee guida "vengano abrogate nelle parti in cui rendono quasi impossibile la realizzazione delle opere". Rassu, che ricorda come le norme si riferiscano solo alle strade di nuova costruzione (non sono obbligatorie per quelle già esistenti, lasciando discrezionalità ai Comuni, indicati come soggetti attuatori), chiede inoltre che sia data ampia discrezionalità ai Comuni, per agevolarli nella realizzazione delle infrastrutture rurali "nei territori di loro competenza".
Considerata l'importanza della viabilità minore per lo sviluppo del territorio e delle attività agropastorali, l'on. Rassu invita l'assessore a favorire la realizzazione di progetti che possano beneficiare delle risorse comunitarie. (a.d.)
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