CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaIl presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, "molto preoccupato" per l'attentato terroristico alla sede regionale della CISL
Cagliari, 15 maggio 2003 - "Sono molto preoccupato per il nuovo atto intimidatorio, presumibilmente di matrice terroristica, compiuto a Cagliari contro la sede della CISL. Le differenze ideologiche, le contrapposizioni sui problemi concreti, non possono portare ad episodi di estrema gravità, come quello di questa notte. La democrazia impone strade diverse, diversi sistemi per confrontarsi. L'uso delle bombe, delle minacce, delle intimidazioni, infatti, fa correre gravi rischi al nostro sistema democratico". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, commentando il nuovo attentato contro una sede sindacale, il ripetersi di manifestazioni di preoccupante intolleranza contro chi "la pensa diversamente da noi".
"Nei confronti di sindacalisti, magistrati, giornalisti, di coloro che operano in settori particolarmente importanti e delicati, ha aggiunto Efisio Serrenti, non possono essere messi in atto comportamenti di così preoccupante violenza. Il dissenso è sempre un diritto, ma gli avversari devono essere sempre rispettati, altrimenti si mina mortalmente la stessa vita democratica".
Esprimendo la propria solidarietà, e quella dell'intera Assemblea sarda, al segretario regionale della Cisl, Mario Medde, "ancora una volta preso di mira da violenti che si nascondono nell'ombra", il presidente Serrenti si è detto "convinto che le forze democratiche sapranno fare argine a questa campagna di violenza, emargineranno i terroristi, sapranno ricondurre il dialogo nel più corretto ambito delle regole democratiche".
"La Sardegna, l'intero Paese, alle prese con situazioni di disagio e con una crisi economica che deve essere affrontata e risolta, ha concluso Efisio Serrenti, hanno bisogno di una ben diversa partecipazione alla vita pubblica. Le bombe non piegheranno gli amici della Cisl, cosi come l'intero Consiglio regionale sarà sempre al fianco di coloro che vengono fatti oggetto di intimidazioni, di attentati, di violenze di diverso genere, perché impegnati nel difficile compito di rendere migliore e più giusta la nostra società".
"Preoccupazione e solidarietà" il presidente del Consiglio regionale ha espresso anche nei confronti del geometra Gian Paolo Loddo, consigliere di minoranza e candidato alle imminenti consultazioni per il rinnovo del consiglio comunale di Tertenia. "La vita politica, anche nei piccoli centri, è fatta di confronto e dialogo, ha concluso Serrenti, non di bombe ed attentati. Speriamo che questi episodi non si ripetano e che, anche nei piccoli e grandi comuni della nostra Isola, i violenti vengano completamente ed assolutamente emarginati".
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