CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaNecessaria una legge quadro sugli enti intermedi, dopo la decisione della corte Costituzionale sulle nuove province sarde. La Prima commissione "auspica" nuove norme in tempi assolutamente brevi. Sentito in audizione l'assessore Biancareddu
Cagliari, 19 febbraio 2003 - La Corte Costituzionale ha "bocciato" un solo comma del provvedimento che istituisce le nuove province in Sardegna, ma ha riconosciuto valido l'impianto generale della legge ed ha ribadito la competenza primaria della Regione sarda in materia di ordinamento degli Enti locali. Il Consiglio deve ora, osservando la sentenza della Suprema Corte, legiferare in materia di comuni e province, predisporre le norme generali che permettano di giungere alla elezione dei nuovi consigli provinciali e di far "partire" le nuove province. La legge organica, alla quale ha fatto riferimento nella sua decisione la Corte Costituzionale, deve essere approvata in "tempi brevi".
I problemi legati alla Sentenza della Corte sono stati esaminati, approfonditi dalla Prima commissione "Autonomia e Riforme" del Consiglio regionale, presieduta da Emanuele Sanna, nel corso di una audizione con l'assessore degli Enti Locali, Andrea Biancareddu.
La decisione della Corte, così come anche l'effettuazione del prossimo referendum, devono assolutamente essere rispettati, ha detto Emanuele Sanna al termine della lunga riunione. Il Consiglio, la Giunta, tuttavia, non possono rimanere ineri, in attesa degli eventi.
Numerose le ipotesi di lavoro, che saranno comunque approfondite la prossima settimana, visto che la Prima domani mattina riprenderà a parlare della legge elettorale, che vanno dalla predisposizione di una legge che permetta di far giungere alla scadenza naturale i quattro consigli provinciali in carica (nel 2005 si voterebbe per tutte le nuove otto province); elaborare ed approvare una norma generale complessiva, che regolamenti lo scioglimento dei consigli in carica, incompatibilità, decadenze e che permetta di far svolgere, contestualmente, tutte le consultazioni elettorali amministrative.
Ipotesi sulle quali i consiglieri regionali della Prima dovranno ora riflettere, ma decidendo anche rapidamente ed in coerenza con la volontà finora espressa dall'Assemblea legislativa sarda. "Noi dobbiamo normare le materie di nostra competenza, ha concluso Emanuele Sanna, con ponderatezze e la necessaria determinazione, evitando atteggiamenti pilateschi o la ricerca di scorciatoie che, non sempre, producono gli effetti sperati". (mc)
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