CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaLa proposta di legge per l'allungamento della stagione venatoria approvata dalla Commissione Agricoltura ed Ambiente del Consiglio regionale
Cagliari, 5 febbraio 2003 - La Quinta commissione permanente del Consiglio regionale, Agricoltura ed Ambiente, presieduta da Tonino Frau, ha approvato la proposta di legge che modifica la legge regionale 23 del 1998, "norme per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio della caccia in Sardegna", per quanto riguarda le date del calendario venatorio.
La Commissione, che ha nominato relatore per l'Aula lo stesso presidente Tonino Frau, ha esaminato il "delicato" argomento della durata della stagione venatoria nell'Isola ed ha deciso che i cacciatori sardi possono "andare a caccia di alcune specie di migratoria sino alla fine del mese di febbraio". La proposta di legge è stata trasmessa all'Aula, per il suoi inserimento nell'ordine del giorno della prossima seduta.
La Quinta ha anche esaminato i problemi legati alla trasformazione e commercializzazione delle produzioni biologiche, della elicicoltura e delle altre produzioni di "nicchia".
Gli interventi necessari per valorizzare le produzioni biologiche sarde sono stati illustrati dai rappresentanti del Consorzio trasformatori biologici - Pascalis, Carboni e Camarda - i quali hanno anche chiesto alla Commissione una "particolare attenzione" per un settore che potrebbe "qualificare e valorizzare, con ottimi risultati economici, le produzioni tipiche della nostra agricoltura".
Le notevoli possibilità di sviluppo della elicicoltura, la produzione di lumache da destinare alla alimentazione, e della coltivazione dei legumi secchi da destinare all'alimentazione umana (lenticchie, fave, piselli, ceci ed altre varietà quasi dimenticate), sono state illustrate, con dovizia di dati tecnici ed economici, dai funzionari della Sipas Fulvio Tocco e Carlo Caocci, da anni impegnati in iniziative avviate proprio per rilanciare e valorizzare questi importanti ed interessanti "prodotti di nicchia".
La Sipas, da anni, collabora con le Province sarde, in particolare con quella di Cagliari, che hanno finanziato la realizzazione di numerosi impianti pilota. La Finanziaria agricola, però, è stata messa in liquidazione e l'ingente patrimonio di esperienze e professionalità maturate in "questi lunghi anni" rischia di perdersi, corrono il rischio di essere vanificati gli sforzi compiuti finora.
I due rappresentanti della Sipas hanno, quindi, presentato una realtà in dinamico sviluppo, che potrebbe essere sostenuta con interventi finanziari di modesta entità, da destinare alla costituenda Associazione dei produttori o ad una delle strutture regionali, anche di sperimentazione, perché proseguano le iniziative avviate "con successo e soddisfazione, anche economica, degli agricoltori che vi partecipano", dalla Finanziaria agricola sarda in liquidazione.
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