CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

La commissione Agricoltura ed Ambiente del Consiglio regionale prenderà le iniziative più opportune per modificare la legge regionale sulla caccia ed il calendario venatorio


Cagliari, 29 gennaio 2003 - La recente decisione della Corte Costituzionale di "cassare" le parti della legge regionale, in materia di attività venatoria, che permettevano, ai sardi, di cacciare la migratoria nel mese di febbraio, impone decisioni politiche immediate, serie, incisive, "anche per difendere l'autonomia della Sardegna".

Richieste pressanti, in tale senso, sono state fatte, questa mattina, dai rappresentanti delle associazioni venatorie ai componenti la Quinta commissione, Agricoltura ed Ambiente, del Consiglio regionale presieduta da Tonino Frau. I presidenti delle maggiori associazioni venatorie che operano nell'isola (all'incontro hanno partecipato Franco Sciarra, Francesco Clemente, Sandro Lisini, Carlo Corazza e Luca Enna), hanno ricordato come la Sardegna abbia "potestà primaria" in materia di agricoltura ed ambiente e come le leggi regionali debbano, necessariamente, rispecchiare le tradizioni e le consuetudini della società sarda, anche in materia di caccia e di attività venatoria.

La decisione della Corte Costituzionale, che impedisce il tradizionale appuntamento con la migratoria nel mese di febbraio, è stata presa senza alcuna ragione "scientifica", hanno sottolineato i rappresentanti dei cacciatori, anche perché l'Istituto nazionale per lo studio della fauna, che funge da supporto tecnico per le decisioni della Suprema Corte, ma anche dalle altre istituzioni pubbliche nazionali, nelle sue indagini, nei suoi studi e rilevamenti "ignora" completamente la Sardegna e la sua realtà, così composita e varia.

Una situazione, quindi, difficile e discriminatoria per i cacciatori sardi, "un attentato alla sovranità della Sardegna, nelle materie nelle quali ha competenza primaria".

Per difendere le competenze autonomistiche, il diritto dell'isola a legiferare secondo le sue esigenze e necessità, sono state sollecitate iniziative "politiche forti, immediate". Invito immediatamente accolto dalla Commissione che, anche nei giorni scorsi, seppur informalmente, aveva affrontato il delicato argomento.

La Quinta, quindi, predisporrà una risoluzione, in materia di caccia e di calendario venatorio, ed elaborerà una proposta di legge di modifica delle norme regionali in materia di attività venatoria. Il provvedimento sarà esaminato ed approfondito venerdì pomeriggio, per quella data il presidente Frau ha riconvocato la Commissione; se sarà stato perfezionato l'iter istruttorio, la Quinta ne chiederà l'inserimento nell'ordine del giorno della prima seduta consiliare "utile". (mc)


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