CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaIl Partito del Popolo Sardo ed i Sardistas si presenteranno uniti alle prossime consultazioni elettorali
Cagliari, 21 gennaio 2003 - Il Partito del Popolo Sardo, la formazione politica nata da una scissione del PPI e parte integrante della maggioranza che sostiene la Giunta Pili, "non ha nessuna intenzione di abbandonare le sue posizioni, ma intende continuare a lavorare per dare vita ad un Centro politico forte, autonomo, non integrato nella Casa delle Libertà, alternativo alla Sinistra, ai Comunisti ed ai post-Comunisti". Lo hanno dichiarato, nel corso di una affollata conferenza stampa, il capogruppo dei PPS-Sardistas in Consiglio regionale, Pasquale Onida, gli assessori Silvestro Ladu e Pietrino Fois, ricordando come "la decisione di abbandonare il PPI sia stata particolarmente sofferta; ma le ragioni di quella scelta sono state avvalorate dai comportamenti di un Partito Popolare diventato, a tutti gli effetti, una forza di sinistra, ben lontano dalle posizioni di centro moderato che aveva al momento della sua costituzione".
"Il PPS, ha aggiunto Pasquale Onida, è un partito in crescita, radicato in tutte le province, impegnato in un programma di espansione e sviluppo, che intende portare avanti con forza e coerenza. Si stanno svolgendo i congressi politico-programmatici, comunali e provinciali, entro la primavera si terrà quello regionale, che sancirà la nascita di un soggetto politico moderato, di centro, alla cui realizzazione parteciperanno gli amici Sardistas, con i quali ci presenteremo alle prossime consultazioni elettorali".
Esaminando l'attuale situazione politica, ha detto ancora Pasquale Onida, dobbiamo ricordare, con soddisfazione, il crescente consenso ottenuto anche nelle ultime amministrative, il proficuo lavoro dei due assessori regionali, che ricoprono "con grande serietà e competenza incarichi difficili, che le altre forze politiche non hanno voluto", la seria e leale collaborazione fornita agli altri partiti della coalizione, ai quali si chiede "il rispetto e la considerazione che pensiamo di meritare".
I programmi per il futuro sono ambiziosi, come è giusto siano quelli di qualunque forza politica impegnata nell'affrontare e tentare di risolvere i problemi della Sardegna. Il fatto di essere "autonomi" dai partiti nazionali permette di prendere le decisioni più opportune per il futuro della nostra Isola, favorirà "un progetto comune, ha aggiunto Antonello Carboni, coordinatore de i Sardistas, che avrà ampio riscontro nelle scelte e nelle decisioni politiche che prenderemo, assieme, di comune accordo".
Esiste, e gli esponenti dei due gruppi che lavorano per giungere ad una sollecita unificazione non lo sottovalutano, il pericolo di "pericolose strumentalizzazioni" anche attraverso la comunicazione di massa, perché "la nostra formazione può dare fastidio a forze, della maggioranza e dell'opposizione, che ambiscono ad essere le uniche espressioni del centro moderato. In molte occasioni siamo stati, quindi, costretti a ribadire le nostre posizioni, che abbiamo ampiamente anticipato nelle sedi opportune, che sono solo ed esclusivamente quelle politiche".
La nuova legge elettorale, sulla quale lavora la Commissione Autonomia e Riforme, favorirà un "necessario chiarimento" nel panorama politico sardo.
"L'esigenza di una semplificazione al centro è oggettiva, ha aggiunto Ladu, ed in questa direzione stiamo lavorando, proprio per accertare se è possibile unire le forze, per realizzare un programma comune".
Concludere la legislatura con "la presidenza Pili", hanno detto anche i rappresentanti di PPS e Sardistas, sarebbe "prova di buonsenso", comunque è necessario che l'esecutivo "si rapporti, in modo differente, con la realtà sarda".
Colloqui con altri esponenti politici, con altre forze che gravitano nell'area moderata, in sostanza, sono stati avviati da tempo. La nuova legge elettorale, il pericolo dello "sbarramento" che potrebbe essere più elevato di quello attuale, le preferenze singole o plurime, l'elezione diretta o meno del presidente, il listino regionale "bloccato o con le preferenze", il ruolo di "contrappeso" che sarà assegnato al Consiglio, sono temi "caldi, importantissimi", che imporranno scelte e decisioni ponderate e razionali.
La nuova legge elettorale, le prossime consultazioni elettorali amministrative, hanno concluso Pasquale Onida, Pietrino Fois, Silvestro Ladu, Maria Dolores Dessi (esponente PPS di Iglesias) ed Antonello Carboni, saranno il vero banco di prova di alleanze presenti e future, di scelte che coinvolgeranno i diversi partiti, che permetteranno di disegnare un sistema democratico più efficiente e moderno. "Appuntamenti ai quali PPS e Sardistas si presenteranno uniti". (mc)
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