CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaEsaminato, dalla commissione Agricoltura, il bilancio regionale.
Cagliari, 8 gennaio 2003 - La manovra finanziaria e di bilancio, predisposta dalla Giunta regionale, è stata esaminata dalla Quinta commissione, presieduta da Tonino Frau, per gli aspetti che riguardano l'Ambiente e l'Agricoltura.
Un bilancio rigido, ridotto mediamente del sette per cento, almeno per ciò che riguarda i fondi regionali, dopo la decisione della Giunta di utilizzare meglio le entrate disponibili e di cercare di ridurre l'indebitamento complessivo.
"Siamo stati costretti a rivedere le nostre scelte", ha detto, ad esempio, l'assessore Emilio Pani, illustrando ai componenti la Quinta le linee guida dell'intervento in campo ambientale. Nel triennio, l'assessorato potrà disporre di 716.815.000 euro, 209.969.000 di provenienza statale, 506.846.000 di provenienza regionale. Una massa finanziaria certamente consistente, ma non sufficiente per portare avanti tutti i progetti di recupero e di valorizzazione sui quali l'assessorato aveva deciso di intervenire anche in forma massiccia.
"Nell'esercizio 2003, ha aggiunto Pani, avevamo chiesto almeno 278 milioni di euro, anche per completare alcune importanti iniziative in campo ambientale e conservativo, ce ne sono stati assegnati solamente poco più di 247, che ci costringeranno a nuove scelte. Siamo convinti, comunque, di portare avanti tutti i programmi che abbiamo avviato e che daranno un impulso notevole al processo di risanamento e valorizzazione delle risorse ambientali regionali, processo nel qual fermamente crediamo".
L'assessorato, ha concluso l'esponente dell'esecutivo, rispondendo anche alle numerose domande dei consiglieri regionali, intensificherà i propri sforzi per dare impulso al piano di disinquinamento e risanamento del Sulcis-Iglesiente, per la cui realizzazione sono stati impegnati 22 milioni di euro, e per completare gli interventi previsti per la zona del Molentargius, per la cui realizzazione sono stati impegnati oltre 24 milioni di euro.
Somme ingenti, hanno dichiarato i tecnici dell'assessorato che hanno illustrato, nei particolari, il complesso degli interventi previsti; somme che, in ogni caso, saranno utilizzate con maggiore celerità che non in passato.
Non dissimile la situazione del comparto agricolo, che certamente non potrà disporre di tutti i finanziamenti necessari per ridare vigore ad un settore in gravi difficoltà. "Anche per noi è scattata la regola del taglio del sette per cento, una scelta che ci ha limitato le scelte", ha detto l'assessore Contu. Il complesso delle risorse disponibili, per il triennio, è di 753.424.000 euro, 313.683.000 di provenienza statale, quindi a destinazione vincolata, e 439.741.000 di provenienza regionale. Nel corrente esercizio finanziario, su una disponibilità complessiva di 300 milioni circa, 124 sono trasferimenti statali, quindi praticamente intoccabili, mentre 176 milioni sono di "competenza" regionale. Quasi 94 milioni di questa "competenza" è, però, destinata alla spesa corrente (74 milioni di euro finiranno nelle casse degli enti strumentali, mentre 10 milioni saranno destinati ai Consorzi di bonifica); gli 82 milioni di euro, disponibili per gli investimenti, finiranno per oltre 20 milioni ed ottocentomila euro al cofinanziamento dei Por; per oltre 16 milioni agli investimenti in zootecnica; per 6 milioni all'agriturismo, per 1 milione e 600 mila euro agli enti strumentali per i loro investimenti; per oltre 11 milioni ai consorzi fidi; per 2 milioni e 600 mila euro alla ricomposizione fondiaria, attraverso il fondo per la piccola proprietà coltivatrice; per 7 milioni e mezzo al programma di valorizzazione dei prodotti agricoli; per 9 milioni e 300 mila euro saranno utilizzati come contributi, in conto capitale, per l'esecuzione dei miglioramenti agrari; oltre 4 milioni e 600 mila euro, infine, sono stati destinati ai consorzi di difesa delle produzioni intensive.
"Avremmo avuto bisogno di finanziamenti ben più consistenti, ha concluso l'assessore Contu, cercheremo, però, di recuperare dalle pieghe dei bilanci degli anni precedenti fondi non utilizzati, per destinarli alle attività produttive. Certamente, comunque, non mancheremo di chiedere alla Unione Europea ed allo Stato interventi straordinari, per ridare vigore al settore primario che, per la Sardegna, è realmente strategico".
La commissione Agricoltura ed Ambiente proseguirà, domani mattina, i suoi lavori. (mc)
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