CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

La diga di S'Allusia si farà, garantisce l'Assessore ai Lavori Pubblici Ladu ai sindaci ricevuti dalla IV Commissione consiliare


Cagliari, 18 dicembre 2002 - La Quarta Commissione consiliare, presieduta dall'on. Marco Tunis, ha incontrato questa mattina una delegazione di sindaci del Sarcidano, della Marmilla, del Barigadu e del Mandrolisai i quali hanno sollecitato la realizzazione della diga di S'Allusia.

L'Assessore ai Lavori Pubblici, on. Silvestro Ladu, presente in Commissione per l' audizione relativa al parere sull'incremento dei massimali di reddito per l'edilizia sovvenzionata, sollecitato dalla Commissione stessa, ha assunto l'impegno di sviluppare una serie di iniziative che garantiscano l'avvio della realizzazione della diga.

Gli amministratori locali hanno illustrato alla Commissione un documento, a firma di 39 sindaci, nel quale sono state descritte le condizioni di sottosviluppo e di spopolamento dei loro territori per la mancanza di sostegni alla loro economia primaria, basata sull'agricoltura, l'allevamento, l'orticoltura e la serricoltura, settori nei quali le risorse idriche sono fondamentali.

A parere dei sindaci, il Rio Flumineddu ha una portata d'acqua tale da soddisfare le esigenze irrigue di circa 15.000 ettari di territorio. E' pertanto necessario costruire la diga di S'Allusia non solo per poter utilizzare razionalmente l'acqua, ma anche per rendere possibili altre sinergie con settori quali il turismo interno, attività per la quale la maggior parte dei Comuni interessarti sono già consorziati.

In pratica, i sindaci hanno chiesto l'inclusione del finanziamento della diga nel "Piano stralcio di bacino" e nel "Nuovo Programma quadro", esprimendo nel contempo la loro preoccupazione per la realizzazione di un progetto alternativo, da parte del Consorzio di Bonifica, di una "traversina" che unisca il Rio Flumineddu alla Diga del Tirso, dirottando l'acqua nell'Oristanese.

La Commissione ha preso atto delle richieste, ne ha sottolineato la fondatezza e le ha fatte proprie, esprimendo parere negativo sull'alternativa della "traversina".

L'Assessore Ladu, dal canto suo, si è detto disponibile ad individuare soluzioni che vadano nel verso auspicato dagli amministratori  ed ha assunto l'impegno di inserire la Diga nel Piano stralcio di Bacino che dovrà essere approntato nelle prossime settimane.

L'on. Alberto Sanna ha ricordato che nel corso di un incontro ad Oristano, il Presidente Pili aveva affermato che le due opere potevano essere realizzate contemporaneamente, mentre, a parere di Sanna, esse sono tra di loro incompatibili. Sanna ha chiesto all'Assessore Ladu di individuare, all'interno dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, le figure professionali che possano avviare il progetto per la diga S'Allusia.

Anche per l'on. Biancu, il quale ha evidenziato l'importanza di trovare i modi per arrestare lo spospolamento dei territori, la soluzione è quella della diga, e pertanto devono essere bloccate tutte le iniziative per opere alternative. In più, ha affermato Biancu, in Finanziaria non esistono le risrse per la diga, nonostante le promesse del Presidente Pili.

I sindaci chiedono cose precise, ha poi affermato l'on. Cogodi, e se l'Assessore Ladu condivide, come ha dichiarato, le richieste dei sindaci, allora vuol dire che è favorevole alla diga. Cogodi ha proposto che a metà del prossimo gennaio una delegazione di sindaci abbia un nuovo incontro con la Commissione per una verifica.

A parere dell'on. Piersandro Scano, le due opere, diga e "traversina" sono chiaramente incompatibili. Scano ha ricordato che già nel 1997 il Consiglio regionale, con un ordine del giorno votato all'unanimità, aveva scelto per la realizzazione della diga, ed ha proposto, comunque, che l'Assessore Ladu presenti, nella prossima finanziaria, un emendamento per finanziare la progettazione della diga.

Per l'on. Morittu, l'ordine del giorno del Consiglio è rimasto inattuato, anche perchè la Giunta regionale, nel 2000, aveva deciso per la "traversina", come risulta dall'Accordo di Programma Quadro. La diga, secondo Morittu, appare su una delibera di intenti della Giunta, assunta nel 2001, relativa alla destinazione delle risorse del CIPE. Ma anche questa delibera, ha detto Morittu, è rimasta lettera morta. Sul Piano stralcio di Bacino, ha detto ancora Morittu, il Consiglio è tagliato fuori, ma l'Assessore deve portare il documento in Commissione, per dare la possibilità di una verifica.

In conclusione, il Presidente della Commissione Marco Tunis, ha invitato l'Assessore Ladu a concretizzare gli impegni con l'inserimento della diga di S'Allusia nel Piano stralcio di Bacino, che dovrebbe essere completato nei prossimi giorni, e a tornare in Commissione nel prossimo mese di gennaio per una verifica dello stato di attuazione degli impegni assunti.

Aderendo all'invito della Commissione, l'Assessore Ladu ha categoricamente affermato che la diga si farà, anche se ci sono spinte diverse a favore delle due soluzioni. In quanto Commissario straordinario per le risorse idriche, ha sostenuto Ladu, il Presidente Pili può decidere la destinazione dei fondi senza eccessivi vincoli. Le decisioni si assumeranno qui in Sardegna, non altrove, ha garantito Ladu, pertanto, considerando la situazione esposta dai sindaci e dovendo operare nell'interesse del territorio, la scelta dovrà orientarsi verso la costruzione dell diga di S'Allusia.


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