CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaLe Commissioni Terza (Bilancio) e Ottava (Ricerca) hanno visitato il parco scientifico e tecnologico di Pula, uno dei quattro "poli" di ricerca avanzata della Sardegna. A febbraio l'inaugurazione delle importanti strutture.
Cagliari, 19 novembre 2002 - Il progetto è quello di realizzare in Sardegna "una piattaforma logistica di eccellenza per la ricerca scientifico-tecnologica" (come indicato dal Dpef) in competizione col mercato internazionale. Ma il problema resta quello delle risorse finanziarie, immediatamente disponibili. Lo ha detto, alle Commissioni Terza (Bilancio, presidente l'on. Balletto) e Ottava (Ricerca, presidente l'on. Piana), il presidente del Consorzio 21, Antonello Fonnesu nel corso della visita effettuata al polo cagliaritano (Pula) di Polaris, la sigla che raccoglie i quattro centri sardi di ricerca e innovazione tecnologica. I finanziamenti sono contenuti nella misura 13.3 dei Por; a questi si aggiunge l'intervento regionale. Gli uni e gli altri disciplinati dal Documento di programmazione economica e finanziaria.
La visita agli impianti del parco di Pula ha consentito ai commissari di essere aggiornati sullo stato dell'arte. In un'area (ex Forestale) di 160 ettari sono state realizzate una serie di importanti strutture, infrastrutture e servizi che, dice Fonnesu, "aiuteranno le imprese locali a crescere e quelle non locali a venire qua". A febbraio verranno inaugurate le strutture e il parco decollerà ospitando subito alcune aziende che Consorzio 21 e Crs4 hanno incubato ed altre che hanno manifestato interesse. Fra due settimane visterà gli impianti una delegazione di imprenditori e giornalisti americani. Poi sarà il turno dei tedeschi, segno evidente, commenta Antonello Fonnesu, "che stiamo entrando nel giro".
Quella della ricerca e delle tecnologie avanzate è una strada sulla quale la Regione scommette, sia perché elude i vincoli dell'insularità, handicap decisivo per molte attività produttive, sia perché favorisce una "banca" di cervelli la cui ricaduta sul territorio è pensabile.
Col Fondo unico la Regione si è dotata di una legge per la ricerca. Ciò consente di avere risorse a disposizione, condizione indispensabile perché queste attività abbiano successo.
Il parco scientifico e tecnologico di Pula figura come sede centrale di Polaris: dispone di laboratori, infrastrutture e spazi attrezzati; funziona da incubatore e internet farm; dispone di un centro di prototipazione (si parte, cioè, dalla ricerca per arrivare alla realizzazione dei prototipi) e di laboratori di filiera. Quando sarà completato, disporrà anche di un centro di formazione, una foresteria, attrezzature sportive. Strutture e infrastrutture sono molto avanzate e in grado di rispondere alle esigenze del mercato. Rispetto al passato è stato leggermente modificato l'obiettivo: meno informatica e tecnologie di comunicazione (cambiamento di rotta suggerito dallo sviluppo repentino e autorevole di Tiscali) , più farmacologia (sarà disponibile una stabulario con 150 mila toppi selezionati) e gnomica. Spazio anche ai servizi avanzati per il territorio.
Progetti di sviluppo, ha detto il presidente Fonnesu, riguardano anche il Porto Conte Ricerche di Alghero (ex Corisa) e i poli di Nuoro (dove si sta costituendo, fra l'altro, una sezione per la micromeccanica) e Oristano (dove esiste un'officina tessile).
Le Commissioni consiliari hanno all'esame la delibera della Giunta del 18 settembre che prevede integrazioni allo statuto del Consorzio 21 e indirizzi per le società partecipate. Il presidente dell'Ottava Commissione, on. Piana, ha annunciato che nei prossimi giorni sarà sentito in audizione l'assessore della programmazione, on. Masala. Successivamente "ci metteremo al lavoro per licenziare in tempi molto brevi il provvedimento". (a.d.)
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