CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaRisoluzione della IV Commissione sul Piano d'Ambito per la gestione dell'acqua: "Il primo atto democraticamente espresso in tutta la vicenda", secondo il Presidente Tunis
Cagliari, 30 ottobre 2002 - L'acquisizione, da parte del Presidente della Giunta Pili, dei poteri commissariali per il Piano d'Ambito relativo alla gestione delle risorse idriche è stata "inopportuna", così come ci sono stati ritardi nell'avvio delle procedure per l'elezione dei componenti dell'Assemblea per l'Autorità d'ambito; per di più non c'è stata alcuna concertazione con le forze sociali, imprenditoriali e con gli attuali enti gestori, ed infine un netto no alla gara internazionale per l'affidamento della gestione delle acque, che invece deve restare agli attuali gestori. Questi alcuni degli elementi che hanno portato alle considerazioni finali del lungo e complesso lavoro svolto dalla Quarta Commissione del Consiglio regionale, presieduta dall'On. Marco Tunis, che, dopo aver completato una ampia serie di audizioni, ha formulato una risoluzione, approvata a larga maggioranza, che stabilisce gli indirizzi ai quali si dovrà attenere la Giunta regionale ed il suo Presidente, nonché commissario e attuale Autorità d'Ambito.
La risoluzione, infatti, invita Pili a procedere, tra l'altro, alla sollecita revisione del Piano d'Ambito, adottato dallo stesso Pili, per pervenire alla revisione delle tariffe previste, notevolmente superiori a quelle praticate fino ad oggi, all'aumento dei fondi per l'ammodernamento delle infrastrutture, alla ristrutturazione delle reti esistenti per eliminare le attuali perdite, al completamento dei sistemi di depurazione esistenti ed in costruzione, con un conseguente utilizzo dei reflui, ed infine all'affidamento diretto agli attuali gestori del servizio idrico integrato.
"Questa risoluzione rappresenta l'unico atto democraticamente espresso relativo ad una situazione generale complessa, nella quale esistevano forti divergenze, sia a seguito della nomina commissariale per l'Autorità d'Ambito di Pili, sia a causa delle determinazioni susseguenti da lui assunte che avevano portato a calare dall'alto tutte le decisioni in materia"
"La Commissione, ha detto ancora Tunis, ha svolto un intenso lavoro anche attraverso le audizioni, incontrando il Presidente della Giunta in qualità di commissario, i rappresentanti degli Enti Locali, le forze sindacali ed imprenditoriali, gli Enti preposti alla gestione dei bacini idrici sardi e i gestori diretti delle reti esistenti. La Commissione, così oprando, si è riappropriata delle sue specifiche competenze, ed ha determinato indirizzi che tengono conto delle osservazioni e delle critiche emerse nel corso delle audizioni."
"La Commissione, ha affermato il Presidente Tunis, ha indicato le priorità da raggiungere, privilegiando le esigenze dei cittadini, con l'obiettivo di ridurre le tariffe, eliminare gli sprechi delle "condotte colabrodo" ed infine recuperando per ulteriori utilizzi i reflui degli impianti di depurazione, sia esistenti che in costruzione. Resta infine un fatto particolarmente importante dal punto di vista sociale, ed è quello che riguarda i lavoratori. Con l'indicazione di affidare la gestione agli Enti già operanti nel settore, rifiutando categoricamente l'ipotesi di una gara internazionale non condividendone le motivazioni, si vuole dare tranquillità ai loro dipendenti, utilizzando nel contempo le elevate professionalità acquisite. Infatti, si è chiesto al Commissario di procedere, entro il 30 novembre, alla costituzione dell'Autorità d'ambito con il coinvolgimento degli Enti locali, secondo quanto stabilito dalla legge, superando di fatto quegli accordi limitativi stabiliti a Roma.
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