CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaProtocollo d'intesa tra il Consiglio regionale e la Fiaba, il Fondo italiano per l'abbattimento delle barriere architettoniche
Cagliari, 26 ottobre 2002 - Il Consiglio regionale della Sardegna promuoverà le iniziative legislative necessarie per giungere ad una reale rimozione delle barriere architettoniche, gli ostacoli che impediscono ai disabili la "fruibilità" degli spazi, degli edifici che devono, invece, essere pienamente utilizzabili da parte di tutti.
Un protocollo d'intesa in materia di "barriere architettoniche" che devono essere rimosse, nel caso di edifici esistenti, ed assolutamente evitate in quelli da costruire, è stato firmato, questa mattina, dal vicepresidente del Consiglio regionale, Salvatore Sanna, e dal presidente del Fiaba, il Fondo italiano per l'abbattimento delle barriere architettoniche, Giuseppe Trieste.
Cagliari è, infatti, la tappa conclusiva di un lungo tour, partito da Roma alla fine dello scorso mese di settembre, che ha toccato tutti i capoluoghi delle regioni italiane, una lunga visita itinerante promossa dal Fiaba, un Fondo che si propone di sensibilizzare i politici e gli amministratori pubblici, ma anche tutti i cittadini, sulla necessità di rimuovere gli ostacoli fisici che impediscono ai disabili di accedere ai luoghi aperti al pubblico ed a tutti gli edifici esistenti.
"Una mission, ha detto il presidente del Fiaba Trieste, che ha un grande valore culturale, perché tende a rimuovere tutte le barrire che impediscono qualità di vita e pari opportunità per le persone che hanno una qualche disabilità".
In Italia sono oltre sei milioni i cittadini disabili, che quotidianamente sono penalizzati dalla presenza di barriere, di ostacoli che ne compromettono la mobilità e l'autonomia.
Un problema sociale di grande importanze, che si tenta di rimuovere sensibilizzando amministratori pubblici, imprenditori e privati cittadini perché vengano rimossi gli ostacoli esistenti e si eviti di costruirne dei nuovi.
Un problema che è stato, recentemente, sollevato in Parlamento, dove è stata presentata un'apposita proposta di legge, ma che comuni, province e regioni possono contribuire a risolvere, mettendo a punto le norme più opportune per rendere "agevole" l'accesso e la fruizione degli edifici, delle strade, dei mezzi di comunicazione a coloro che ne sono, ordinariamente, impediti.
"Il Consiglio regionale è particolarmente sensibile a questi problemi, ha detto dal canto suo il vicepresidente dell'Assemblea regionale Salvatore Sanna. Esistono, da tempo, proposte in tal senso, ma certamente saranno studiate e proposte nuove iniziative legislative, in grado di favorire la mobilità e gli accessi a coloro che non hanno completa autonomia motoria".
Nelle prossime settimane, ha aggiunto Salvatore Sanna, saranno certamente presi gli opportuni contatti ed avviate quelle iniziative, anche di sensibilizzazione, che permetteranno di affrontare e risolvere un problema che è, anche in Sardegna, particolarmente sentito. (mc)
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