CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaI problemi legati allo smaltimento degli scarti di macellazione approfonditi dalla Quinta e Settima Commissione. Approvata una risoluzione che sollecita immediati interventi da parte della Giunta regionale
Cagliari, 25 settembre 2002 - Interventi immediati per risolvere il problema degli scarti di macellazione, i cui costi di smaltimenti stanno facendo lievitare in maniera consistente i prezzi dei prodotti sardi, aggravando la crisi che caratterizza il settore zootecnico isolano, sono stati sollecitati dalla Quinta e dalla Settima commissione del Consiglio regionale riunite, questa mattina, in seduta congiunta.
Le commissioni Agricoltura ed Ambiente, presieduta da Tonino Frau, e Sanità, presieduta da Gianni Locci, hanno approvato una risoluzione con la quale invitano l'esecutivo ad "adottare tutte le iniziative necessarie per far ottenere, agli operatori del settore della macellazione, costi per lo smaltimento degli scarti (considerati ad alto rischio, perché non raccolti in maniera differenziata), non superiori a quelli praticati nelle altre regioni d'Italia".
La raccolta degli scarti della macellazione deve avvenire "separatamente", hanno scritto nel loro documento i componenti la Quinta e la Settima, in modo da poter applicare le tariffe previste per le diverse "categorie". In caso contrario viene sempre applicato il prezzo più elevato, mettendo fuori mercato le carni sarde.
Attualmente, come denunciato dal Comitato spontaneo dei produttori e trasformatori, che hanno portato all'attenzione delle Commissioni consiliari il delicato problema, in Sardegna esiste una unica impresa abilitata allo smaltimento di questi residui delle macellazioni.
Una situazione di monopolio, hanno lamentato i rappresentanti del Comitato spontaneo, che si ripercuote sui prezzi delle carni destinate alla vendita e che, di fatto, mette quelle prodotte in Sardegna "fuori mercato".
La Giunta regionale, secondo quanto prevede la risoluzione approvata all'unanimità dalle due Commissioni, deve avviare le iniziative necessarie per far applicare, anche nell'Isola, le stesse tariffe praticate nel resto del territorio nazionale; favorire la raccolta e lo smaltimento differenziati; assicurare l'applicazione, anche nel territorio regionale, delle norme nazionali (più favorevoli agli allevatori ed ai macellatori di quelle, attualmente, applicate in Sardegna); intervenire presso il Ministero per accelerare le procedure di autorizzazione di nuove strutture, di nuovi stabilimenti, in grado di raccogliere e trasformare i rifiuti, di origine animale, ad alto e basso rischio.
"Una risoluzione particolarmente importante, ha commentato al termine della riunione il capogruppo dei PPI, Paolo Fadda, approvata grazie al senso di responsabilità delle forze di opposizione, sempre presenti ai lavori delle Commissioni, mentre altrettanto non si può dire degli esponenti della cosiddetta maggioranza".
"Una iniziativa assolutamente necessaria, ha aggiunto Pasqualino Manca, perché in Sardegna non esistono le strutture in grado di garantire la qualità delle produzioni animali. Tra qualche settimana comincia la stagione delle nascite e gli allevatori isolano non saranno in grado di osservare le rigide regole, in materia di igiene degli allevamenti, fissate dalla UE. E le carni ovine e caprine sarde non avranno il riconoscimento, ormai assolutamente necessario, di "carne di qualità garantita" e non potranno reggere la concorrenza degli altri prodotti, specialmente tedeschi e francesi, sui mercati nazionali ed europei".
"Le due Commissioni hanno lavorato molto bene, ha dichiarato, dal canto suo, il presidente della Quinta, Tonino Frau. Abbiamo elaborato ed approvato una risoluzione incisiva, propositiva. Aspettiamo le decisioni della Giunta, ma intanto continueremo ad occuparci del problema, approfondendone gli aspetti più importanti e delicati. Probabilmente sarà necessario un nuovo incontro con gli operatori del settore, che fisseremo nei prossimi giorni, ma prenderemo anche i necessari contatti con l'Esecutivo perché adotti, immediatamente, le più opportune decisioni di sua competenza". (mc)
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