CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaLa soddisfazione dei consiglieri del Centrosinistra, di Riformazione Comunista e del Psd'az, per l'approvazione della legge sugli interventi per la siccità
Cagliari, 26 luglio 2002 - "Abbiamo profondamente modificato il disegno di legge, presentato dalla Giunta, sugli interventi in favore degli agricoltori danneggiati dalla siccità e siamo veramente soddisfatti del testo che abbiamo approvato". I consiglieri delle "opposizioni" che fanno parte della Quinta, Agricoltura ed Ambiente, che nella Commissione presieduta da Tonino Frau sono "maggioranza", hanno illustrato, nel corso di una conferenza stampa, le "modifiche sostanziali" apportate al testo predisposto dall'Esecutivo regionale.
"Abbiamo lavorato con lena, grazie ad una deroga del presidente Serrenti, riunendoci durante le interruzioni dei lavori dell'Aula ed abbiamo costretto questa maggioranza ad approvare, in tempi rapidissimi ma dopo un attento lavoro di approfondimento, un testo che tiene perfettamente conto delle indicazioni comunitarie e di quelle nazionali, in materia di interventi a sostegno degli agricoltori colpiti da calamita naturali".
Gli onorevoli Alberto Sanna, Salvatore Granella, Velio Ortu, Pasqualino Manca e Siro Marrocu (gli emendamenti "profondamente modificativi" erano firmati anche dai consiglieri Giovanni Giagu ed Emanuele Sanna), hanno sottolineato come, ancora una volta, le opposizioni siano riuscite ad imporre alla coalizione di governo una "maggiore attenzione nei confronti delle richieste della società sarda, in questo caso del mondo agricolo".
"Siamo riusciti a vincere la tradizionale inerzia del centrodestra; abbiamo imposto un incremento consistente dei fondi regionali, necessari per risarcire i danni della siccità, portati a 500 miliardi di vecchie lire (oltre 250 milioni di euro), con l'astensione dei consiglieri della cosiddetta maggioranza. Uno stanziamento ancora insufficiente, ha detto Alberto Sanna, perché i danni accertati superano, attualmente, gli 800 miliardi di lire. Ma Stato e Comunità europea devono tenere conto di questa gravissima crisi e contribuire, con loro fondi aggiuntivi, a risarcire gli agricoltori isolani".
"Gli interventi saranno riservati agli agricoltori professionisti, quelli che lavorano la terra e vivono dalla terra, ha aggiunto Velio Ortu. Nessuna discriminazione, comunque, ma l'accoglimento delle precise richieste dei rappresentanti delle organizzazioni professionali". Il testo licenziato dalla Quinta sarà ora trasmesso alla Terza commissione, per la prescritta copertura finanziaria, ed alla Seconda, per l'esame di "compatibilità" con le norme comunitarie. "Ed in questi passaggi, il nostro lavoro potrebbe essere profondamente modificato, ribaltati i concetti che siamo riusciti a far passare".
Un rischio che preoccupa, non poco, anche Pasqualino Manca. "Abbiamo dimostrato grande attenzione per le richieste avanzate dalle organizzazioni professionali agricole; ribaltato l'impostazione complessiva del provvedimento presentato dalla Giunta; lavorato molto velocemente. Ma le altre commissioni faranno lo stesso? Le altre commissioni confermeranno la nostra impostazione complessiva o torneranno al vecchio testo?".
"Sarà necessario vigilare, con grande attenzione, perché la maggioranza non stravolga il nostro lavoro, ha detto dal canto suo Salvatore Granella. Ed esiste il pericolo che ciò avvenga, perché, in Commissione, alcuni assessori e numerosi consiglieri dei partiti della maggioranza di governo hanno avanzato critiche e riserve che, senza dubbio, saranno ripresentate anche nelle altre sedi".
"Il provvedimento è in perfetta sintonia con le norme comunitarie, con quelle statali, con le richieste delle organizzazioni professionali, un buon testo. Siro Marrocu è particolarmente soddisfatto del lavoro svolto. I parametri utilizzati per risarcire i danni non saranno più quelli indifferenziati, validi per tutto il territorio regionale, ma terranno conto del reale danno subito dalle diverse colture, nelle diverse zone dell'Isola. Siamo convinti che i danni debbano essere risarciti, anche al cento per cento, ma esclusivamente quelli effettivamente accertati, a coloro che li hanno subiti e che vivono dall'agricoltura".
"Questo notevole intervento finanziario, e quelli che dovessero essere necessari anche in futuro, non possono gravare solo ed esclusivamente sulle case della Regione, hanno concluso i consiglieri del Centrosinistra, di Riformazione Comunista e del Partito sardo d'azione. Occorrono interventi straordinari e le necessarie risorse devono essere chieste, richieste, allo Stato, alla Comunità Europea. Ora, questo provvedimento deve andare in Aula, per la definitiva approvazione e la necessaria notifica alle autorità di Bruxelles, prima delle ferie estive, perché gli agricoltori sardi non sono in condizioni di sopportare nuove attese e tempi lunghi. Speriamo, quindi, che anche le altre Commissioni facciano, tempestivamente il loro lavoro". (mc)
>