CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaCras, interventi per la siccità e smaltimento dei rifiuti urbani, i temi approfonditi dalla commissione Agricoltura
Cagliari, 14 giugno 2002 - Il Centro regionale agrario sperimentale (CRAS) da mesi è "paralizzato" da una "seria contrapposizione" tra il personale ed il presidente dell'Ente di sperimentazione e ricerca. Una situazione insostenibile, che deve essere "assolutamente risolta dalla Giunta regionale". Dopo un approfondito esame della situazione, dopo aver incontrato i rappresentanti sindacali dei dipendenti ed il presidente del Centro di ricerca, la Quinta commissione, Agricoltura ed Ambiente, presieduta da Tonino Frau, ha approvato una risoluzione con la quale "invita la Giunta regionale ad assumere ogni iniziativa finalizzata al superamento dell'attuale situazione gestionale del CRAS, per garantire l'esigenza istituzionale di operatività e funzionalità nella guida della sperimentazione in agricoltura".
La commissione Agricoltura ed Ambiente si è anche occupata della persistente siccità, che ha compromesso pesantemente i bilanci delle imprese agricole isolane.
"Siccità e gelate si stanno succedendo con preoccupante frequenza, ha detto al termine della lunga riunione il presidente Tonino Frau. Le organizzazioni professionali e numerosissimi operatori hanno sollecitato interventi immediati; credo che Giunta e Consiglio debbano intervenire tempestivamente ed in modo adeguato, per sostenere il settore primario isolano, che rischia una crisi irreversibile". Le iniziative dell'Esecutivo sono state illustrate dall'assessore dell'Agricoltura, che ha messo a punto un piano di intervento da "concordare" con le autorità comunitarie e con quelle nazionali.
Lo stato di calamità naturale è stato chiesto da tempo, per la siccità degli anni 2001 e 2002, per l'intera Sardegna, e per le gelate dello stesso periodo. Lo Stato, ha ricordato l'assessore Contu, ha riconosciuto che tutto l'intero territorio regionale è stato colpito dalle avversità atmosferiche e stanzierà, nei prossimi mesi, il previsto contributo. "Un intervento che non servirà certamente a ristorare tutti i danni subiti dagli operatori agricoli isolani. Per questo, la Giunta ha deciso di stanziare 250 miliardi di vecchie lire ed ha avviato un confronto con le autorità comunitarie per giungere, nei tempi più rapidi possibili, alla approvazione di uno specifico programma di intervento".
Per non incorrere in possibili rilievi, che allungherebbero ulteriormente i tempi di erogazione dei "contributi" previsti, l'Assessorato ha ricalcato fedelmente il provvedimento del 2000, approvato a suo tempo dalle autorità comunitarie, apportandovi i necessari correttivi per renderlo "compatibile" con le più recenti direttive comunitarie (gli interventi di ristoro dei danni sono destinati alle imprese agricole e non ai singoli); fissando particolari priorità, per "privilegiare" in qualche modo le piccole aziende "direttocoltivatrici"
Gli incontri con i funzionari di Bruxelles sembra abbiano permesso di prevedere tempi brevi per l'attuazione di questi interventi, "dipenderà ora dalla celerità con la quale sarà approvato anche dal Consiglio regionale", e la possibilità di "soccorsi", seppur limitati, in favore degli agricoltori delle zone irrigue che non hanno potuto coltivare i loro campi per l'assoluta mancanza di acqua; così come potrebbe essere possibile non far pagare agli operatori agricoli i canoni dovuti ai consorzi di bonifica per erogazioni idriche delle quali non hanno usufruito. Qualche problema, invece, per gli interventi a sostegno delle imprese di trasformazione, sollecitati tra gli altri da Alberto Randazzo, perché le autorità comunitarie sono contrarie a pagare "due volte" lo stesso danno (una volta intervenendo per le mancate produzioni degli agricoltori o allevatori ed una seconda volta per il ridotto conferimento di quei prodotti agli impianti di trasformazione).
Tutti i componenti la Quinta, comunque, hanno avanzato suggerimenti e proposto interventi per rendere più veloci i tempi d'erogazione dei contributi (Marrocu e Manca); più snello l'iter burocratico (Pilo); per pagare quei contributi promessi in troppe occasioni, ad esempio quelli per le macchine agricole, senza trascurare gli opportuni controlli (Ortu e Alberto Sanna).
L'assessore, dal canto suo, ha confermato che suggerimenti ed indicazioni, in linea con quelli delle organizzazioni professionali, saranno tenuti nel debito conto e nei prossimi incontri con le autorità europee si cercherà di trovare le intese più opportune, proprio per tenere fede agli impregni presi a suo tempo e che non è stato possibile onorare "per sviste ed errori non imputabili alle ultime Giunte".
La Commissione si è anche occupata dei problemi legati allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Cagliari e del cagliaritano, ricevendo in "audizione" il presidente ed i dirigenti del Consorzio per l'area di sviluppo industriale di Cagliari (CASIC), l'Ente designato dalla Giunta regionale quale "soggetto pubblico unico per lo smaltimento dei rifiuti industriali ed urbani prodotti nel bacino n. 1, di Cagliari". (mc)
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