CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

La commissione Agricoltura ha concluso l'esame delle direttive della legge 21, "adeguamento delle provvidenze regionali a favore dell'agricoltura agli orientamenti comunitari"


Cagliari, 11 giugno 2002 - La commissione Agricoltura ed Ambiente, presieduta da Tonino Frau, ha concluso l'esame delle direttive di attuazione della legge regionale 21/2000, predisposte dall'assessorato dell'Agricoltura.

"Un lavoro lungo ed attento, ha commentato il presidente Tonino Frau, svolto con grande impegno ed approfondendo alcuni degli aspetti più significativi delle direttive, messe a punto dall'Assessorato, che incideranno, profondamente, sul sistema produttivo isolano." La Commissione ha "lavorato" con i funzionari dell'Assessorato incaricati di studiare le modalità attuative della legge 21/2000, che adegua le norme regionali in materia di intervento agricolo alle direttive comunitarie, che hanno profondamente modificato il complesso sistema di aiuti comunitari al settore agricolo.

"Una collaborazione particolarmente utile, ha aggiunto Tonino Frau, perché la nostra Commissione non ha voluto apportare modifiche sostanziali alle direttive dell'Assessorato, anche per un doveroso rispetto dei differenti compiti del Consiglio e della Giunta".

"Ruoli distinti e responsabilità diverse, ha aggiunto il vicepresidente della Quinta, Salvatore Granella. Abbiamo, però, dato consigli che riteniamo utili, trasferendo ai funzionari le molte richieste giunte dai rappresentanti del mondo agricolo. Ad esempio, abbiamo sollecitato un aggiornamento del prezziario applicato dalla Regione, che appare superato e non in linea con i costi che, attualmente, devono sopportare gli operatori del comparto primario".

Le indicazioni ed i consigli dei componenti la commissione Agricoltura, quindi, dovrebbero permettere l'emanazione di direttive "più efficaci e moderne".  Le organizzazioni sindacali, infatti, hanno battuto molto sulla necessità di rendere più spediti e veloci gli interventi nel settore, in modo da favorire l'insediamento dei giovani imprenditori; da stimolare la ricomposizione fondiaria, permettendo la concessione di contributi ed il ricorso al credito agevolato anche per i trasferimenti di proprietà tra parenti o affini; da avviare un reale processo di ammodernamento delle strutture produttive e degli impianti di trasformazione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricoli.

"Il processo di riforma e modernizzazione della nostra agricoltura, ha concluso Tonino Frau, ha bisogno di capitali, di interventi massicci. Ma l'agricoltura, l'ambiente, sono tra le poche, reali, risorse delle quali dispone la Sardegna. Le nuove norme comunitarie possono realmente rivitalizzare il settore, permettere al mondo agricolo sardo di fare quel balzo in avanti necessario per competere, con successo, con le agricolture più ricche e forti. Una occasione, questa, che non possiamo farci scappare". (mc)


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