CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

La commissione Sanità ha proseguito l'esame dei progetti di legge che istituiscono l'Agenzia regionale per la sanità


Cagliari, 29 maggio 2002 - I progetti di legge che istituiscono, anche in Sardegna, l'Agenzia regionale della Sanità, un "qualificato strumento di programmazione e controllo delle procedure, della spesa, della qualità del servizio sanitario regionale; un essenziale supporto all'Assessorato ed alle Aziende sanitarie della Regione, per lo svolgimento dei compiti previsti dalle leggi e disposizioni statali in materia sanitaria", sono stati esaminati dalla Settima commissione, Sanità, presieduta da Gianni Locci. Per approfondire alcuni particolari aspetti dei provvedimenti, la Settima ha incontrato, in audizione, l'assessore Giorgio Oppi.

Le più evolute regioni italiane, da tempo, si sono dotate di uno strumento simile, che ha permesso di ridurre e razionalizzare la spesa sanitaria regionale.

Una esigenza, quella della riqualificazione della spesa sanitaria, particolarmente sentita anche in Sardegna.  L'Agenzia è stata considerata, quindi, come un utile supporto tecnico-amministrativo della Regione e la sua istituzione è stata proposta dalla stessa Commissione Sanità che, nell'agosto dello scorso anno, ha presentato un progetto di legge (la prima firma è di Pierpaolo Vargiu, seguita da quella di tutti i componenti la Settima), con la quale si fissano le regole per l'istituzione del nuovo organismo. Nel febbraio di quest'anno, la Giunta regionale ha presentato un proprio disegno di legge in materia ed è stato avviato l'esame congiunto dei due provvedimenti.

 La situazione sarda è particolarmente difficile, ha ricordato il presidente della Settima, Gianni Locci, ed è necessario prevedere la costituzione di un organismo agile, particolarmente qualificato in materia sanitaria, in grado di intervenire tempestivamente, per affrontare e risolvere tutti i problemi che rendono difficile il controllo del sistema sanitario regionale.

Una Agenzia che deve diventare uno strumento di programmazione, monitoraggio, intervento nei momenti "ordinari ed in quelli particolari"; un organismo duttile ed efficiente, composto ordinariamente da otto o dieci persone, di grande preparazione professionale, che si possa avvalere, in situazioni particolari di crisi "come l'epidemia della lingua blu o della peste suina africana", di professionalità esterne. Una struttura a "fisarmonica", in grado di adattarsi alle "mutevoli esigenze ed alle emergenze, che devono essere tempestivamente affrontate nel momento stesso in cui si verificano"

I due provvedimenti, sostanzialmente, hanno molti aspetti in comune. L'assessore Oppi, illustrando il disegno di legge dell'esecutivo, ha comunque confermato la "disponibilità" ad un sereno e costruttivo confronto, per giungere nel più breve tempo possibile alla elaborazione di un provvedimento che risponda alle reali esigenze dell'amministrazione regionale.

Nei prossimi giorni, la commissione Sanità proseguirà il suo lavoro, per elaborare un testo unificato, che superi le differenti posizioni e proponga ipotesi concrete per l'avvio di un sostanziale riordino del complesso sistema sanitario regionale sardo. (mc)


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