CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Audizione, davanti alla seconda commissione consiliare "informazione" del presidente e dei vicepresidenti dell'associazione della stampa sarda e dei rappresentanti del CORERAT. Il presidente Pilo al Corerat: "avete operato con eccessivo zelo".


Cagliari, 21 maggio 2002 - "Il Corerat ha travalicato il suo potere. La diffida non è tra i suoi compiti.  Ha operato con eccessivo zelo, soprattutto perché non era pervenuta nessuna segnalazione da parte delle forze politiche che con il loro silenzio hanno dimostrato di non avere niente da obiettare".

Lo ha detto Mariella Pilo, presidente della seconda commissione consiliare "Informazione", questo pomeriggio, al termine dell'audizione dei rappresentanti del CORERAT, l'organo di consulenza della Regione in materia radiotelevisiva sentiti sul caso delle "diffide" inviate dal Comitato regionale per il servizio radiotelevisivo ad alcune emittenti televisive regionali.

Più cauto il vicepresidente della commissione Dino Pusceddu (DS): "Il Corerat partendo da un'esigenza giusta, quella di garantire il pluralismo nell'informazione e la par condicio, ha utilizzato uno strumento non adeguato e, comunque, il vero problema è quello del diritto di accesso all'informazione in modo da garantire alle liste e ai candidati la possibilità di poter fare pervenire le loro proposte agli elettori".

. La decisione di convocare i rappresentanti del Corerat e dell'associazione della stampa sarda era stata presa dopo che il Corerat,  il 14 maggio, aveva inviato all'emittente regionale Videolina un verbale di contestazione per violazione della Par condicio.

 L'audizione in commissione è durata tre ore. 

La seconda commissione ha sentito prima il presidente dell'associazione della stampa sarda Francesco Birocchi e i vicepresidenti Marco Girau e Filippo Peretti e il componente del direttivo  Stefano Lenza.

Il presidente dell'assostampa si è soffermato a lungo su un problema particolarmente complesso cioè  se l'intervista è informazione o è comunicazione politica.

Per il Presidente dell'associazione della stampa Francesco Birocchi non ci sono dubbi:  l'intervista fa parte dell'informazione quindi, garantendo la par condicio,  è facoltà del giornalista inserirla o meno in un servizio televisivo.

La contestazione, ha continuato Birocchi,  è nata dal fatto che Videolina aveva mandato in onda un'intervista ad un candidato all'interno di un telegiornale. Per il Corerat questa intervista non poteva essere mandata in onda all'interno del tg perché un'intervista è "comunicazione politica" e non "informazione".

Questa interpretazione, per l'assostampa,  è inaccettabile. "L'intervista fa parte del "pezzo" giornalistico". "Abbiamo la sgradevole sensazione, ha detto Birocchi,  che si sia colto il pretesto di un'interpretazione errata per alimentare una campagna di stampa contraria alla legge che regolamenta  la comunicazione politica e la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali.  Il presidente Birocchi ha assicurato di essere fiducioso sulla decisione del garante che deve decidere sulla diffida del CORERAT all'emittente Videolina.

Al termine dell'audizione il presidente Birocchi ha sollecitato l'approvazione della proposta di legge n. 49 (istituzione del comitato regionale per la comunicazione) che non è stata ancora esaminata dal Consiglio regionale.

Dopo l'audizione dei vertici dell'assostampa sono stati sentiti i rappresentanti del comitato regionale radiotelevisivo. "Il Corerat, ha chiarito subito il presidente Milvio Attori, non vuole mettere il bavaglio a nessuno ma vuole far applicare le leggi. Non c'è stato nessun atto intimidatorio e nessuna volontà di reprimere la libera iniziativa delle emittenti. Non comprendiamo le reazioni che la nostra iniziativa ha suscitato". Il presidente del Corerat ha, inoltre, ribadito che non è mai stata messa in dubbio l'imparzialità delle interviste, ma che è stato rilevato che quel tipo di intervista non andava collocata all'interno del TG ma all'interno di un'altra  testata.

Della delegazione del Corerat facevano parte anche il funzionario  Gherardo Gherardini e icomponenti Marcello Marchi e Mauro Esu.  (R.R)


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