CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaZone interne: non servono le passerelle mediatiche, occorrono atti di governo reali. Mozione dei gruppi consiliari del Centro sinistra per sollecitare interventi adeguati della Regione e del Governo
Cagliari, 17 maggio 2002 - Non basta parlare di zone interne soltanto attraverso le passerelle televisive e mediatiche, ma occorrono fatti concreti. Non basta far arrivare qualche ministro per dire che delle zone interne ci si sta occupando. Questa la posizione del Centrosinistra in Consiglio regionale ribadita nel corso di una conferenza stampa in cui è stata una propria mozione che sarà oggetto di dibattito in aula per impegnare la Giunta regionale e l'intera maggioranza ad attuare iniziative immediate ed efficaci a favore delle aree svantaggiate dell'isola.
Il documento (vedi allegato) nel sottolineare la grave situazione di crisi delle zone interne che non sono circoscritte al solo territorio nuorese, nella prospettiva che restino del tutto invariate le condizioni di arretratezza che hanno indotto ad inserire ancora la Sardegna nell'Obiettivo 1 della Comunità, nel sottolineare le gravi carenze in termini di servizi civili ed alle imprese, e considerato che "nonostante il progressivo peggioramento degli indicatori economici e sociali negli ultimi tre anni il Governo regionale del centrodestra non ha prodotto alcuna azione organica volta al superamento delle stesse disattendendo gli indirizzi più volte espressi e deliberati dal Consiglio regionale", impegna la Giunta ad elaborare un programma coordinato di interventi economici, sociali e culturali, ed a proporre un negoziato col governo nazionale per la definizione di un "programma-quadro" che affronti concretamente le grandi questioni degli squilibri fra le varie zone dell'isola.
"Le zone interne -è stato ricordato- hanno consentito alla Sardegna di permanere nell'Obiettivo 1, ma nonostante gli interventi europei le politiche del centrodestra sono del tutto insoddisfacenti, anzi inesistenti". Così ha esordito parlando ai giornalisti il capogruppo DS Giacomo Spissu, il quale ha parlato di mera "rappresentazione mediatica da parte del Centrodestra di talune situazioni come quella di Lula" a dispetto dell'azione di sollecitazione e di stimolo portata avanti dall'opposizione nel corso della presente legislatura. "La Sardegna, ha sottolineato Spissu- viene rappresentata ancora una volta nel solo aspetto della criminalità che bisogna fermamente combattere". Sono necessari iniziative concrete per debellare gli squilibri, è stato sottolineato, "ma il ministro Miccicchè revoca tutti gli atti di programmazione negoziata che dovevano dare risposte concrete a quei territori".
Per Luigi Cogodi (RC), "ancora una mozione pere costringere o per mettere in grado il Consiglio regionale di governare in assenza totale di governo da parte della Giunta e della maggioranza". "C'è solo un governo fittizio e virtuale ed una opposizione che solleva i veri problemi concreti". Comodi ha inoltre ripreso quanto già sottolineato, affermando che "quello delle zone interne non è il problema di una parte della Sardegna, ma di tutta la Sardegna".
L'accento sul "battage mediatico da parte del presidente Mauro Pili, attorno al caso di Lula" è stato ribadito da Bachisio Falconi (DS). La mozione, ha in sostanza sottolineato, nasce proprio dall'esigenza di evitare che la questione delle zone interne venga erroneamente rappresentata dalle elezioni a Lula ("la nostra indicazione è quella di andare a votare"), per aprire un dibattito e trovare soluzioni per la vera questione "zone interne", e dello squilibrio esistente.
Riprendendo il caso Lula, Peppino Balia ha ricordato che "è un errore tentare di dividere i cittadini di Lula, sulla base della distinzione secondi cui chi va a votare è un cittadino onesto, che non ci va è un criminale". Il fatto è che la Giu7nta continua a spendere poco e male, ha aggiunto riferendosi ai bisogni concreti del territorio.
Matteo Pirisi (DS), ha criticato settori del centrodestra, ed in particolare Pietro Pittalis (FI) e l'aspirante sindaco dì Lula, Maddalena Calia, per inadempienze proprio quando si trovavano a dirigere l'assessorato alla Programmazione.
E Gian Valerio Sanna (PPI) ricordando ancora una volta che il problema delle interne non può essere circoscritto a Lula, né al Nuorese, ma riguarda altri territori meno pubblicizzati (ad esempio il Goceano), ha sottolineato che l'attuale maggioranza è inadempiente e che occorrono azioni concrete e forti. (lp)
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