CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

La Conferenza dei Consigli regionali e delle Province autonome contesta la sentenza della Corte Costituzionale che annulla la delibera istitutiva del "Parlamento della regione Liguria". Il presidente Serrenti "La denominazione Parlamenti regionali è legittima, perché riguarda il concetto di sovranità orizzontale".


Venezia, 6 maggio 2002 - "I Consigli regionali devono fare una battaglia perché venga riconosciuta alle Assemblee la denominazione di Parlamenti regionali". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, durante i lavori dell'Assemblea dei Consigli regionali e delle Province autonome. "Non è una questione puramente lessicale, ha aggiunto il presidente dell'Assemblea sarda, è una rivendicazione che riguarda il concetto di "sovranità orizzontale" cioè la pari dignità tra le varie componenti che costituiscono la repubblica (Stato, regioni, province, comuni e città metropolitane). E' necessario fare questa battaglia per conquistare un principio".

Alla Conferenza dei Consigli regionali e delle Province autonome hanno partecipato 13 presidenti delle Assemblee regionali (Toscana, Veneto, Sardegna, Valle d'Aosta, Lazio, Puglia, Sicilia, Liguria, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Campania, Abruzzo) e della Provincia autonoma di Bolzano.

Unanime il parere dei presenti, che si sono schierati contro la sentenza n. 162, del 12 aprile 2001, della Corte Costituzionale, che ha annullato la delibera adottata dal Consiglio regionale della Liguria istitutiva del "Parlamento della Regione. Per il presidente della Conferenza dei Consigli, Riccardo Nencini, la sentenza parte da una ricostruzione "nominalistica" del concetto di Parlamento. La posizione della Corte, infatti, risulta tanto più incomprensibile, non solo alla luce della riforma in chiave "federalista" o di accentuato federalismo della Costituzione, ma anche della necessaria opera di coordinamento fra le varie parti della Carta Costituzionale.

La Sardegna ha presentato all'Assemblea dei Consigli regionali quattro documenti: il primo sulla partecipazione delle Regioni alla formazione dei massimi organi istituzionali (Camera delle Regioni, integrazione della Corte Costituzionale, maggior peso nella elezione del Capo dello Stato; Il secondo sui controlli legislativi ed amministrativi; il terzo sul riparto delle funzioni tra Stato, regioni ed enti locali a livello legislativo, regolamentare ed amministrativo; il quarto, sulla nuova formulazione dell'articolo 116 della Costituzione. (r.r.) .


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