CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura"Norme in materia di turismo itinerante", una proposta di legge dei consiglieri sardisti Giacomo Sanna e Pasqualino Manca
Cagliari, 18 aprile 2002 - Turismo itinerante ed alternativo? In Sardegna siamo quasi all'anno zero. Eppure sono oltre 250 mila i turisti europei con casa al seguito, 25 mila solamente in Italia, che viaggiano in camper, caravan e autocaravan alla ricerca di spiagge assolate o angoli suggestivi dove fermarsi. Un segmento del particolare mondo delle vacanze di un certo interesse, anche economico, visto che chi si ferma compra nei negozi vicini, spesso prodotti tipici direttamente dai produttori locali.
Le mete più ambite, sino a poco tempo fa, erano il nord Africa e la Grecia; le tensioni politico-religiose scoppiate nei paesi dell'altra sponda del Mediterraneo hanno, però, consigliato di mutare itinerario e la Sardegna, paradiso ambito dai viaggiatori di ogni parte del mondo, ha esercitato il suo richiamo anche su questi amanti dell'avventura e dell'aria aperta.
"Un segmento di particolare interesse, in costante crescita", hanno detto i consiglieri regionali Giacomo Sanna e Pasqualino Manca, presentando ai giornalisti una proposta di legge che detta "norme in materia di turismo itinerante".
"Questa forma di turismo non si concentra solo nei mesi estivi, hanno aggiunto i due esponenti sardisti, quindi rappresenta una reale possibilità per allungare la stagione turistica. Da qualche anno, inoltre, molti pensionati del nord Europa vengono "a svernare" nelle regioni calde, offrendo servizi adeguati e strutture ricettive attrezzate c'è una reale possibilità che scelgano la nostra isola, per le condizioni climatiche favorevoli e le notevoli bellezze ambientali".
Molti comuni, ma questa è una considerazione che vale specialmente nel periodo estivo, fanno di tutto per scoraggiare questo tipo di turismo, "ma attrezzando opportunamente aree di sosta, i camper ed i caravan non creerebbero alcun problema, non intaserebbero le strade come spesso avviene, specialmente nelle zone costiere dell'Isola, ordinariamente prive di queste strutture ricettive.
Negli altri paesi europei sono state realizzate diffuse ed accoglienti zone dove è possibile avere acqua, luce, pozzetti di scarico, contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti, indicazioni ed informazioni turistiche. Perché queste strutture non dovrebbero essere realizzate anche da noi?".
La proposta di legge di Giacomo Sanna e Pasqualino Manca prevede che la Regione intervenga con un piccolo contributo, sino al cinquanta per cento della spesa sostenibile, ma con un massimo di 26 mila euro per una singola iniziativa, somma che sale a 35 mila euro per le aree realizzate da comuni associati. Le zone attrezzate per la sosta, che di norma non dovrebbe essere superiore ai due giorni, potranno essere gestite direttamente dai comuni o date in affidamento a privati o a cooperative, che tuttavia dovranno osservare le norme e le tariffe fissate dalle amministrazioni comunali.
Un modo certo di allungare la stagione turistica, hanno concluso i due presentatori della proposta di legge, un sistema per garantire ospitalità, servizi, sicurezza ai turisti che sceglieranno la nostra isola. Una iniziativa di notevole valore economico e sociale, perché coinvolgerebbe nel processo produttivo legato all'industria delle vacanze molti piccoli e grandi centri, attualmente ai margini delle correnti turistiche.
Le manifestazioni folcloristiche, le sagre, le feste, l'ambiente naturale, le ricchezze storico-archeologiche sono occasioni per viaggiare e muoversi. Con la casa al seguito diventano richiami irresistibili, perché perdere una occasione così favorevole?
Con pochi soldi, i consiglieri Giacomo Sanna e Pasqualino Manca hanno previsto un milione o poco più di euro l'anno per il prossimo triennio, si potrebbero realizzare strutture in grado di favorire la salvaguardia dell'ambiente e di garantire la più opportune condizioni igieniche e sanitarie agli amanti del turismo in libertà.
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