CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Una proposta di legge dell'on. Carlo Dore e di quasi tutti i consiglieri regionali del Centrosinistra "per la tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti"


Cagliari, 12 aprile 2002 - "Il consumatore, soggetto principale del sistema economico, da figura centrale è diventato bersaglio di un sempre più massiccio bombardamento di messaggi e comunicati, troppo spesso ingannevoli e reticenti". La società moderna, condizionata dalle "nuove regole" dell'economia aggressiva e dalla globalizzazione dei mercati, subisce, tollera che, troppo spesso, slogan e contratti non siano del tutto "veritieri".

"Una situazione difficile, complessa, che impone nuove e rigorose regole per difendere i consumatori, i diritti degli utenti". Preoccupati per questo stato di cose, in Sardegna non esistono norme che tutelino ragioni e diritti dell'anello debole del sistema economico, appunto il consumatore finale, quasi tutti i consiglieri del centrosinistra, (primi firmatari Carlo Dore, Peppino Balia, Paolo Fadda, Antonio Biancu ed Antonio Calledda), hanno elaborato e presentato in Consiglio regionale una proposta di legge per fissare una "normativa per la tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti".

 "Un provvedimento assolutamente necessario, ha detto Carlo Dore illustrandolo, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche Antonio Biancu, Paolo Fadda, Gianmario Selis, Antonio Calledda, Emanuele Sanna, Dino Pusceddu e Giacomo Spissu, perché in Sardegna mancano le norme che tutelano i diritti dei consumatori e degli utenti". Basta pensare, ha ricordato l'esponente della Margherita, a ciò che accade, proprio in queste settimane, nel settore del traffico aereo, con centinaia, se non migliaia, di sardi che non riescono a partire, nonostante abbiano comprato e pagato regolarmente il loro biglietto di viaggio. Ma sono numerosissimi i casi di "pubblicità ingannevole", di contratti capestro o assolutamente penalizzanti, dai quali il comune cittadino non può assolutamente difendersi.

Nelle altre parti del mondo (negli Stati Uniti dagli inizi del novecento, nella Comunità europea a partire dagli anni settanta), ha aggiunto Carlo Dore, sono state approvate norme che tutelano i diritti dei singoli, che difendono le esigenze e le necessità dei consumatori e degli utenti dei diversi servizi dalla "prepotenza ed arroganza" delle grosse industrie, dei produttori, delle società che forniscono beni e servizi di ogni genere.

In Sardegna, invece, nulla. Le associazioni di difesa dei consumatori operano anche nell'Isola, sono sette le "organizzazioni attive, tutte basate sull'autofinanziamento ed il volontariato", ma non esistono norme alle quali i cittadini e gli utenti possano ricorrere, quando subiscono una ingiustizia o vengono violati i loro diritti.

La Comunità Europea, da qualche tempo, ha emanato delle direttive con le quali ha riconosciuto la necessità di tutelare i consumatori, difendere gli utenti, garantire tutti i cittadini. La Comunità ha anche avviato un processo di armonizzazione delle norme nazionali in materia di tutela dei consumatori ed oggi, in ambito comunitario, esistono leggi che offrono una qualche garanzia, che permettono ai cittadini europei di difendere, con successo, i loro diritti anche nei confronti dei colossi produttivi. Negli stati Uniti la situazione è ancora più favorevole, perché i governanti di quel Paese hanno sempre prestato la massima attenzione alle esigenze del "consumatore". In Italia, qualcosa si è mosso, molte direttive comunitarie sono state recepite, alcune campagne di sensibilizzazione hanno dato frutti positivi.

La situazione in Sardegna, tra l'altro la recente modifica del titolo V ha attribuito alla Regione competenza anche in questa materia, "siamo all'anno zero, o quasi".

Per modificare una situazione particolarmente difficile, "diventano sempre più frequenti e preoccupanti le violazioni dei diritti dei consumatori e degli utenti", Carlo Dore e numerosi altri consiglieri hanno presentato una proposta di legge, composta da dieci articoli, che sarà ora esaminata dalle competenti commissioni consiliari prima del definitivo esame dell'Aula. Il provvedimento, dopo aver ricordato i principi generali e le finalità che lo hanno ispirato, prevede la istituzione di una Consulta regionale dei consumatori e degli utenti, stabilisce come questo nuovo organismo debba essere composto, istituisce presso l'assessorato competente un registro regionale delle associazioni dei consumatori, prevede opportune iniziative per educare "ai consumi", per erogare incentivi ed effettuare le più opportune analisi di qualità.

"Una proposta aperta, hanno concluso i presentatori, alla quale possono aderire tutti i consiglieri regionali, di qualunque schieramento, che possono anche avanzare proposte migliorative. La difesa dei consumatori, infatti, è ormai esigenza diffusa nella società sarda ed il Consiglio regionale non può rinunciare ad essere parte attiva in questa grande battaglia civile, e politica".


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