CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Chiesta l'istituzione di una commissione speciale per indagare sui casi di tumore verificatisi in questi anni a Quirra 


Cagliari, 15 marzo 2002 - Sardegna, terra incontaminata, con il più alto numero di ultra centenari viventi, specialmente in Ogliastra, in questi ultimi anni ha fatto registrare anche un preoccupante record negativo: numerosissimi casi di tumore emolinfatico tra gli abitanti dei paesi attorno al poligono militare di Capo San Lorenzo. In particolare, nell'ultimo decennio, a Quirra, piccola frazione del comune di Villaputzu, su una popolazione di circa 150 abitanti sono stati accertati ben 13 casi di tumori del sistema emolinfatico, la cosiddetta "sindrome di Quirra".

Dati preoccupanti, che hanno allarmato il mondo scientifico sardo ed internazionale, in quanto molto superiori alle medie italiane e mondiali; più elevate persino delle incidenze delle patologie tumorali nelle zone ad alta densità industriale.

Un record negativo di cui non si conosce ancora l'origine, perché non è possibile stabilire le cause o le concause che hanno provocato questi decessi.

Le indagini condotte fino ad oggi, tra l'altro, risultano del tutto approssimative, inadeguate, ed hanno ottenuto l'unico risultato di suscitare, tra gli abitanti della zona, indignazione e rabbia per una vicenda che appare sempre meno chiara e sempre più incomprensibile.

Lo scorso mese di novembre una équipe della Asl n. 8, di Cagliari, ha effettuato un monitoraggio nel comune di Villaputzu. I dati di quell'esame sono stati resi noti, recentemente, dal sottosegretario della Difesa, Salvatore Ciccu, il quale ha affermato che nella zona di Quirra non c'è alcun a traccia di uranio impoverito (come temevano medici e scienziati), ma solo grandi quantità di arsenico prodotte dalla attività estrattiva nella vicina miniera di Baccu Locci.

Un sopralluogo è stato compiuto, sempre per incarico del sottosegretario Ciccu, anche dal professor Francesco Riccobono, il quale ha prelevato ed esaminato tre campioni di terreno raccolti nella zona di Capo San Lorenzo (all'ingresso della base, all'interno e sul monte Cardiga).

L'arsenico, come principale e forse unica causa delle patologie tumorali, è poco convincente dal punto di vista scientifico e medico. Gli ultimi due casi accertati, tra l'altro, riguardano due pastori che hanno lavorato e condotto al pascolo le loro greggi "soltanto" a monte delle miniere di arsenopirite di Baccu Locci e nelle immediate vicinanze del poligono di tiro, a monte Cardiga.

Nel gennaio del 2000, infine, le analisi condotte su una falda acquifera della miniera, chiusa ormai da quasi mezzo secolo, hanno accertato che i valori dell'arsenico presente nell'acqua erano perfettamente nella norma.

Quali sono, allora, le cause di questo altissima incidenza di tumori del sistema emolinfatico a Villaputzu e negli altri piccoli centri abitati attorno al Poligono di Quirra? Se lo chiedono, preoccupati, tutti i consiglieri regionali di opposizione, i quali hanno formalmente sollecitato al presidente del Consiglio l'istituzione di una commissione speciale d'inchiesta per far luce su una vicenda sempre più complessa e misteriosa.

La richiesta, le prime firme sono dei consiglieri Nazareno Pacifico e Salvatore Sanna, sollecita, quindi, l'istituzione di una speciale commissione d'indagine, che deve essere decisa dal Consiglio entro trenta giorni dalla data odierna (il regolamento assembleare lo prevede all'articolo 125, punto 5), per svolgere una seria e scrupolosa indagine sull'intera vicenda.


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