CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Presentazione della PL sul riconoscimento dello stato giuridico delle Agenzie governative


Cagliari, 14 febbraio 2002 - Le Agenzie governative regionali? Uno strumento agile, moderno, utile per attuare rapidamente i programmi di sviluppo sociale ed economico previsti dai Programmi operativi regionali, dai Piani di sviluppo finanziati anche dalla Unione Europea e dallo Stato. Illustrando, nel corso di una conferenza stampa, la proposta di legge 284, istruita ed approvata a tempo di record dalla Commissione Politiche comunitarie, il presidente della Seconda, Bachisio Falconi, ed i presentatori del provvedimento, Andrea Pirastu e Gerolamo Licandro, hanno ricordato come molti programmi operativi regionali e comunitari non "abbiano centrato gli obiettivi che si proponevano, proprio per la mancanza di adeguate strutture regionali in grado di progettare, realizzare o assistere gli enti pubblici impegnati nella attuazione di programmi di crescita e di sviluppo".

I Piani Operativi Regionali, ad esempio, e le norme europee prevedono che le amministrazioni pubbliche possano affidare la realizzazione di "misure e programmi" ad enti ed organismi, controllati dalla Regione, che operino in particolari, e delicati, settori.

In Sardegna esistono istituti ed enti di diversa natura che "sostanzialmente, svolgono attività strumentali alle azioni ed ai programmi regionali di sviluppo". Però questi organismi, che hanno natura giuridica differente, devono avere particolari caratteristiche per poter attuare "direttamente" i programmi operativi finanziati dalla UE.

La figura delle Agenzie governative regionali, ha ricordato Andrea Pirastu, è prevista dalle norme europee. Questa proposta di legge è necessaria, quindi, per fissare regole, norme, caratteristiche che "questi soggetti particolari" devono possedere se vogliono operare per "favorire lo sviluppo economico e sociale dell'Isola".

La Sfirs, il Bic, il Parco tecnologico, il Consorzio 21, l'Osservatorio industriale, ad esempio, sono organismi in grado di attuare, nel modo migliore, "le misure ed i programmi che le amministrazioni pubbliche territoriali decidano di affidargli, nelle materie di specifica competenza".

 Le Agenzie governative regionali, però devono avere particolari requisiti, caratteristiche ben definite, che il provvedimento approvato all'unanimità dalla Commissione, stabilisce con chiarezza. Intanto le Agenzie devono far parte di un Albo regionale, controllato dalla Giunta regionale, e devono essere a capitale totalmente o prevalentemente pubblico; il loro statuto e la loro attività attentamente controllati dalla Giunta o dal Consiglio regionale; non devono entrare in concorrenza con i privati nella fornitura di servizi, beni o prestazioni di varia natura.

I POR, ha ricordato Andrea Pirastu, prevedono che le risorse possono essere direttamente assegnate alle Agenzie governative. Se questa strada fosse stata seguita anche in altre occasioni, ad esempio nella predisposizione del Piani integrati territoriali (i PIT), non ci sarebbero state le esclusioni e gli errori che si sono verificati in troppe occasioni.

La presenza di agenzie governative regionali, inoltre, accelererebbe il processo di crescita, di sviluppo socio-economico, perché si potrebbero evitare "i bandi, con i loro lunghi tempi burocratici", e si potrebbe intervenire tempestivamente, nelle diverse realtà isolane.

La proposta di legge ora è pronta per l'esame dell'Aula e la sua veloce approvazione, "il lavoro della commissione ha dimostrato che se le cose si vogliono fare si possono fare in tempi molto rapidi", hanno concluso Andrea Pirastu e Bachisio Falconi, potrebbe essere un interessante segnale per la società sarda.

Anche gli enti e le istituzioni che operano in Sardegna, hanno tuttavia ricordato Gerolamo Licandro e Paolo Fadda, devono fare la loro parte, adeguando i loro statuti alle norme comunitarie e regionali, acquisendo le professionalità e le preparazioni specifiche che "le regole, e le sfide, comunitarie impongono a quei soggetti che vogliono operare con tempestività e competenza".


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