CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaInterpellanza di Roberto Capelli sulla mancata erogazione agli artigiani dei contributi sugli interessi previsti dalla legge regionale 51/1993.
Cagliari, 29 gennaio 2002 - Gli artigiani sardi, da tempo, sono costretti a pagare tassi "normali" agli istituti di credito per i mutui contratti per le loro attività produttive. I "piccoli operatori", in sostanza, non possono usufruire delle agevolazioni creditizie previste dalla legge regionale 51/1993, che prevede un intervento regionale per ridurre, in maniera consistente, gli interessi da corrispondere alle banche.
Gli istituti di credito "giustificano" le loro richieste con il mancato trasferimento, da parte della Regione, delle somme necessarie per abbattere gli interessi da applicare ai finanziamenti erogati in favore degli artigiani. Una situazione che aggrava la già difficile situazione degli artigiani sardi, forse il comparto più importante, e diffuso, del sistema economico isolano.
Una "situazione preoccupante" ed ingiustificata, che ha spinto il consigliere regionale Roberto Capelli (PPS-CDU) a presentare una interpellanza urgente all'assessore del Turismo, Commercio ed Artigianato. Come mai questi fondi non "arrivano più alle banche", si è chiesto l'onorevole Capelli. "Eppure nei bilanci della Regione compaiono somme anche consistenti, da destinare a sostenere i settori trainanti del sistema economico isolano. E quello dell'artigianato, con le sue molte decine di migliaia di ditte, è forse il più diffuso, il più rappresentativo della complessa realtà produttiva sarda".
Questa situazione, ricorda Capelli, crea "gravi danni alle imprese artigiane, al settore nel suo complesso, alla stessa debole economia sarda". E' assolutamente necessario, quindi, conoscere i "motivi che hanno causato il blocco delle erogazioni dei fondi alle banche" e quali misure l'Assessorato intende adottare per assicurare il regolare flusso delle "risorse finanziarie agli Istituti di credito e garantire, in tal modo, la piena attuazione della legge regionale n. 51/1993".
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