CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaSanità, Meloni (Brotzu) e Simeone (Carbonia-Iglesias) in audizione in Commissione consiliare, prosegue l'esame dei documenti N. 20 e 23 sulla riorganizzazione della rete ospedaliera
Cagliari, 29 novembre 2001 - "Bilanci in ordine, elevato indice di rotazione dei posti letto (58 ricoveri per ogni posto letto), elevata produttività, personale medico ed infermieristico di grande capacità", questa la radiografia dell'ospedale ad alta specializzazione "Brotzu" di Cagliari emersa dalle parole del direttore generale, Franco Meloni, ascoltato in audizione dalla VII commissione, Sanità, presieduta da Noemi Sanna (FI). Diverso il discorso per quanto concerne la realtà del Sulcis e dell'Asl di Carbonia e Iglesias (quattro ospedali: Sirai, a Carbonia, CTO, Flli. Crobu e Santa Barbara, a Iglesias), per la quale "si sta studiando un progetto di riorganizzazione della rete ospedaliera sia per quanto concerne il piano strutturale che quello dei servizi, ad esempio intervenendo per potenziare a Carbonia l'emergenza, la rianimazione e la cardiologia, e fare del CTO di Iglesias un polo a specializzazione chirurgica, delegando al Santa Barbara l'area medica e riabilitativa", come ha spiegato ai consiglieri regionali Emilio Simeone, direttore generale della Asl sulcitana.
Nel corso delle audizioni, indette nel quadro dell'esame dei documenti N. 20 e N. 23 sulla riorganizzazione delle rete ospedaliera, è stato sentito per primo Simeone il quale ha sottolineato la difficoltà del territorio su cui operano le strutture sanitarie della sua Asl, zona ancora interessato fortemente dall'industria pesante e che presenta tuttavia, nell'insieme, "una qualità dell'assistenza di buon livello" anche per quanto concerne le capacità professionali; ma che tuttavia lamenta un deficit di bilancio di 50 miliardi, che è all'origine della necessità di una nuova distribuzione dei posti letto. Una eccessiva spesa farmaceutica, superiore anche del 20-30 %, è stato detto, rispetto alle altre Asl dell'isola, e destinata a lievitare in futuro, rappresenta tuttavia il lato più debole del sistema dal punto di vista economico, per il quale, secondo il consigliere Emanuele Sanna occorrerà assumere adeguati provvedimenti. Insieme a questo appare elevato, anche, l'indice di esodo da questa ad altre Asl, in particolare quella di Cagliari, e non solamente, spesso per l'assistenza più specialistica.
Dei programmi di potenziamento in attrezzature ed apparecchiature specialistiche avanzate ha parlato invece Franco Meloni illustrando gli interventi che riguardano l'ospedale ad alta specializzazione "Brotzu". Meloni (secondo cui, fra l'altro, "i documenti 20 e 23 sono eccellenti, al più forse troppo timidi") ha citato i 31 mila ricoveri (a parte l'attività di day hospital) all'anno, dei quali ben 12 mila per emergenze, che sollecitano particolari attenzioni. Ha concluso indicando gli investimenti più urgenti che l'Azienda intende portare a compimento, e che concernono interventi strutturali sulle sale operatorie, ammodernamento complessivo del parco tecnologico che dopo 20 anni necessita di ulteriori aggiornamenti.
Nel corso del dibattito sono anche intervenuti, oltre al presidente Noemi Sanna, i consigliari Ivana Dettori, Nazareno Pacifico, Raimondo Ibba, Paolo Fadda, Pier Paolo Vargiu ed Antonio Liori.
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