CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaPresentata dal PSd'Az una proposta di legge che stabilisce interventi a favore degli allevatori danneggiati dalla "scaprie" e dalla "blue tongue". L'on. Manca: "Sono misure necessarie per evitare l'abbandono delle campagne, previste per altri settori dell'economia sarda".
Cagliari, 21 novembre 2001 - Cinquecento casi all'anno, di media, di encefalopatia spongiforme ovicaprina (scaprie). Non sono molti, ma incidono sull'economia di settore (la consistenza del patrimonio caprino è attorno si 600mila capi) e soprattutto rappresentano un grosso rischio per la salute. Lo scaprie è infatti la madre di tutte le malattie da prioni (da essa deriva, infatti, la BSE, attraverso i consumi di farine prodotte con animali infetti) ed è trasmissibile all'uomo; potrebbe perciò avere esisti disastrosi per gli allevatori se, a causa del timor panico che accompagna questi eventi, dovesse segnare il tracollo nei consumi delle carni e dei prodotti lattiero caseari, sia sul mercato interno che nell'export. Controllare il fenomeno, oggi che ha dimensioni ridotte ed è senza conseguenze immediate per la sanità pubblica, diventa una necessità. Esiste, è vero, un regolamento comunitario che prevede un programma di sorveglianza con l'introduzione di test rapidi sugli animali di oltre 18 mesi sugli animali morti e macellati ed esiste anche una direttiva ministeriale che prevede l'abbattimento totale dei capi negli allevamenti dove si registrano focolai con risarcimento in base al prezzo di mercato (fissato settimanalmente), ma per chiedere la piena collaborazione degli allevatori, affinché segnalino tempestivamente casi sospetti e utilizzino le vie "ufficiali e controllate" di macellazione, occorre che il risarcimento sia adeguato a quello stabilito per un'altra calamità analoga, la lingua blu degli ovini, aggiungendo cioè al prezzo di mercato della bestia morta o abbattuta anche l'indennizzo per il mancato reddito.
La proposta di legge che stabilisce questa misura ("un vero e proprio ammortizzatore sociale") è stata presentata ieri dai consiglieri del PSd'Az, Pasqualino Manca e Giacomo Sanna ed illustrata oggi nel corso di una conferenza stampa. Non dovrebbe essere difficile, per la Regione, reperire i fondi necessari considerata la modesta consistenza dei capi d'abbattere, ma sarebbe una occasione d'insolita tempestività per monitorare subito i livelli dell'epidemia e intervenire evitando che col tempo si possano generare guai maggiori.
Ma la battaglia del PSd'Az "perché gli allevatori rimangano in campagna" non si ferma qui. Nella proposta di legge, ha spiegato l'on. Manca, si parla di modificare anche quanto previsto a sostegno dei danni prodotti dalla blue tongue là dove limita al 2001 il risarcimento per gli allevamenti che hanno registrato perdite oltre il 20 per cento dei capi. "Per ricostituire il patrimonio ovino è necessario, afferma l'on. Manca, estendere il risarcimento sino al 2005, in misura decrescente (dal 100 per cento del 2002 al 50 per cento del 2005), tale, tuttavia da consentire agli allevatori di prendere fiato". In mancanza di rimedi certi (la blue tongue è ancora, per molti aspetti, un oggetto misterioso) si va incontro a annate difficili col rischio di aggravare il bilancio aziendale dalla scelta, spesso forzata, di aumentare sensibilmente la quota di rimonta (che per due anni determina soprattutto spese) utile a ripristinare il numero dei capi se non esiste la disponibilità economica di acquistarli altrove. La proposta, spiega l'on. Pasqualino Manca, è, del resto, in linea con quanto previsto in altri settori produttivi.
Ci saranno tempi lunghi per l'iter legislativo? "Il Consiglio regionale, ha concluso l'on. Sanna, ha sempre dato dimostrazione di sensibilità di fronte all'emergenza. Ci auguriamo che la proposta di legge (che deve passare al giudizio delle commissioni sanità e bilancio) abbia un iter rapido". Anche perché i tempi sono stretti, non solo quelli della grave patologia, sempre in agguato, ma anche quelli legati al malumore degli agricoltori, che hanno spento i motori dei trattori (la marcia annunciata è stata sospesa). Ma solo per il momento.
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