CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaApprovato in commissione il disegno di legge sui consorzi fidi nel settore agricolo
Cagliari, 1 ottobre 2001 - La commissione Agricoltura del Consiglio regionale, presieduta da Tonino Frau, ha approvato all'unanimità un disegno di legge della Giunta regionale che prevede "interventi a favore di forme collettive di garanzia fidi nel settore agricolo".
"Un provvedimento particolarmente atteso dagli operatori del settore, ha commentato il presidente della Commissione Tonino Frau. Il settore agricolo sardo, alle prese con una crisi di notevoli dimensioni, costretto a fronteggiare siccità e calamità di ogni genere, troppe volte non dispone dei capitali necessari per competere con le agricolture delle altre regioni italiane ed europee. Il costo del denaro è, forse, il maggiore ostacolo che gli imprenditori agricoli devono affrontare per portare avanti il processo di ammodernamento delle loro strutture produttive. Con questo provvedimento, anche in Sardegna prestiti e mutui dovrebbero essere più accessibili e meno onerosi di quanto non lo siano attualmente".
Il disegno di legge, trasmesso alle altre Commissioni di merito per i prescritti pareri, non appena perfezionato sarà inserito nell'ordine del giorno dei lavori dell'Aula per le definitiva approvazione. "Il settore agricolo, anche grazie all'intervento regionale, ha concluso il presidente Tonino Frau, potrà dotarsi delle necessarie strutture per assistere, finanziariamente, gli operatori del settore. E credo che gli agricoltori, così come è accaduto agli industriali od ai commercianti, potranno cominciare a pagare meno il denaro necessario per le loro molteplici esigenze produttive, per i loro programmi di sviluppo".
Il disegno di legge prevede lo stanziamento di un miliardo per "concorrere allo sviluppo di organismi collettivi di garanzia, i Consorzi fidi, in grado di permettere al settore primario di accedere al credito con una certa facilità, in tempi rapidi e con un risparmio sugli interessi".
I nuovi Consorzi fidi, per poter beneficiare del contributo regionale, devono essere costituiti sotto forma di cooperativa o di consorzi di imprese, anche di secondo grado; essere costituiti da imprese agricole; avere operatività regionale o almeno provinciale; sede operativa in Sardegna; avere fine di mutualità tra gli aderenti; concedere garanzie ed agevolazioni con valutazioni di merito indipendenti ed egualitarie. Ai nuovi organismi possono aderire, in qualità di sostenitori, anche enti pubblici e privati.
"Questo è un primo, importante, passo per rendere più facile e meno oneroso il ricorso al credito anche al mondo agricolo, ha concluso il presidente della Quinta, Tonino Frau. Il problema del credito, nel suo complesso, dovrà comunque essere affrontato dalla Giunta in tempi brevi, per trovare con le banche gli accordi più opportuni, per garantire al settore agricolo isolano, che deve compiere una decisiva svolta di qualità verso una sua dimensione europea, le necessarie risorse finanziarie".
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