CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

La commissione Agricoltura del Consiglio regionale sollecita la modifica del calendario venatorio. Il problema dei costi per lo smaltimento degli scarti di macellazione


Cagliari, 13 settembre 2001 - La Quinta commissione del Consiglio regionale, Agricoltura ed Ambiente, presieduta da Tonino Frau, ha chiesto all'assessore della Difesa dell'Ambiente la modifica del calendario venatorio 2001-2002.

La Commissione, infatti, ha approvato una risoluzione, la n. 21, con la quale invita l'assessore Pani a convocare, immediatamente, la commissione faunistica regionale per esaminare la possibilità di modificare il calendario venatorio, al fine di ridurre il numero delle giornate di caccia alla selvaggina nobile stanziale (lepre e pernice) e, comunque, di fissare la conclusione della caccia alle ore 14 delle singole giornate.

Una richiesta motivata, tra l'altro, con i notevoli danni causati al patrimonio ambientale e faunistico isolano dai numerosissimi incendi, dalle alte temperature e dalla siccità, che hanno caratterizzato questi mesi estivi.

I componenti la commissione Ambiente, all'unanimità, hanno anche chiesto che venga valutata la possibilità di far slittare la data di apertura della caccia al cinghiale.

La Quinta, infine, ha deciso di sollecitare, nelle sedi competenti, l'approvazione della legge nazionale con la quale si autorizza, in Sardegna, la caccia alla migratoria almeno sino alla fine di febbraio.

Altro argomento di particolare importanza, del quale si è occupata la Commissione presieduta da Tonino Frau, è quello dei costi, crescenti, che gli operatori del settore della macellazione e distribuzione delle carni devono sopportare per smaltire gli scarti degli animali macellati.

La commissione Agricoltura, per approfondire questo argomento, ha ricevuto "in audizione" i rappresentanti di un comitato spontaneo degli operatori del settore, i quali hanno illustrato le differenze, sostanziali, tra la situazione sarda e quella delle altre regioni italiane.

Nell'Isola, hanno detto i rappresentanti degli operatori, esiste, di fatto, una situazione di monopolio, che fa lievitare i costi della raccolta e della distruzione degli scarti delle macellazioni.

Nella maggior parte delle regioni italiane, hanno dichiarato i rappresentanti del comitato spontaneo, i costi per lo smaltimento dei residui delle macellazioni sono differenti, a seconda che si tratti di residui a basso rischio o ad alto rischio, in questo caso si tratta di parti di bovini per i quali esiste il rischio di BSE.

Nelle altre parti del Paese, per gli scarti a basso rischio si paga il solo servizio di raccolta, mentre per quelli ad alto rischio si pagano tra le 300e le 350 lire il chilo, oltre al costo di raccolta.

In Sardegna, invece, in tutti i casi si pagavano 350 il chilo, oltre ai costi della raccolta. Recentemente, il costo dello smaltimento è lievitato prima a 500 e, recentemente, ad 800 lire il chilo, costo al quale va sempre aggiunto quello della raccolta, riducendo drasticamente i ricavi delle aziende di macellazione, sino a farle lavorare in perdita.

"Una situazione estremamente difficile, hanno sottolineato i rappresentanti delle aziende di macellazione, che rischia di farci chiudere".

L'unica soluzione possibile, in attesa della costruzione di qualche altro impianto di smaltimento moderno ed in regola con gli standard europei, è la possibilità di conferire gli scarti a basso rischio alle discariche esistenti in Sardegna; una operazione che sembra, tuttavia, particolarmente difficile, per le contrastanti interpretazioni che i responsabili delle Aziende sanitarie locali danno delle norme, nazionali e comunitarie, per lo smaltimento di questo tipo di rifiuti.

I componenti il comitato spontaneo hanno chiesto, al presidente Frau ed ai componenti la Quinta commissione, gli interventi necessari per avere prezzi concorrenziali, simili a quelli delle altre regioni, ed univocità da parte delle Asl nella interpretazione ed applicazione delle norme in vigore, in materia di smaltimento dei residui dalle operazioni di macellazione.


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