CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Sollecitati interventi immediati per lo scalo di Porto Torres dai consiglieri regionali Corda, Murgia, Fois, Frau, Sanna Nivoli, Biggio, Diana, Locci, Liori ed Usai


Cagliari, 5 settembre 2001 - La situazione dello scalo marittimo di Porto Torres, in totale abbandono, privo di qualunque struttura in grado di garantire servizi ed un minimo di confort ai sempre più numerosi viaggiatori che giungono o partono dallo scalo turritano, è stata denunciata in una interrogazione urgente presentata dai consiglieri regionali Cesare Corda, Tonino Frau, Noemi Sanna Nivoli, Bruno Murgia, Luigi Biggio, Mario Diana, Gianni Locci, Antonello Liori ed Edoardo Usai ( AN) e Pietrino Fois (PPS).

Il documento è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato tre presentatori: gli onorevoli Cesare Corda e Bruno Murgia (AN) e Pietrino Fois (PPS).

"L'iniziativa, della quale avremmo fatto volentieri a meno, hanno detto gli onorevoli Corda, Murgia e Fois, è stata decisa per portare all'attenzione dell'opinione pubblica una situazione paradossale, che presenta sotto un pessima luce il sistema sardo dei trasporti".

Lo scalo commerciale di Porto Torres, nel quale attraccano le numerose navi "normali" in servizio tra l'Isola ed il Continente, è privo di qualunque struttura di accoglienza, La situazione è anche peggiore nel vicino scalo industriale, dove attraccano le "grandi" navi della Tirrenia e della Grimaldi che da qualche estate trasportano in e dalla Sardegna migliaia e migliaia di passeggeri e di autoveicoli.

"Un pessimo biglietto da visita per una regione che punta sul turismo e che dell'industria delle vacanze vuole fare il settore trainante della sua economia, hanno detto i presentatori della interpellanza urgente rivolta al presidente della Giunta ed agli assessori dei Trasporti e del Turismo. Per lo scalo commerciale di Porto Torres sono stati stanziati 1.500 milioni, per realizzare una qualche struttura di ospitalità ed un ufficio informazioni. Per lo scalo industriale non si è previsto nulla. Eppure i turisti arrivano ancora numerosi e si prevede che questa corrente di traffico prosegua nei prossimi mesi; così come sono sempre più numerosi i sardi che scelgono lo scalo turritano per le loro partenze ed arrivi da e verso il Continente".

Una situazione che impone decisioni immediate, così come devono essere rivisti gli orari delle partenze delle "grandi" navi, quelli delle coincidenze con gli altri mezzi pubblici che collegano lo scalo marittimo con la rete auto-ferroviaria sarda.

Uno scalo di questa importanza, hanno spiegato i consiglieri regionali Corda, Murgia e Fois, deve necessariamente offrire servizi, informazioni, assistenza ai milioni di passeggeri in transito, così come avviene nei porti di Cagliari ed Olbia. "Non si possono più tenere strutture di questa importanza in simili situazioni di degrado. Anche Porto Torres deve essere uno scalo marittimo al passo con gli standard e le esigenze europee. Ne va dell'immagine complessiva dell'intera Sardegna". Per queste ragioni i presentatori della interrogazione urgente hanno sollecitato "decisioni tempestive ed iniziative immediate".


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