CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaIl disegno di legge sull'apprendistato illustrato, in una conferenza stampa, dalla Sesta commissione
Cagliari, 18 luglio 2001 - Il Consiglio regionale esaminerà, probabilmente nella prossima tornata di lavoro, il disegno di legge n. 151, collegato alla Finanziaria, che prevede "incentivi alle imprese artigiane sull'apprendistato".
"Un provvedimento di grande interesse, particolarmente atteso dagli artigiani sardi, che permetterà di creare 1600/1800 nuovi posti di lavoro, ogni anno, nel prossimo triennio". Lo ha detto il presidente della commissione Industria e Lavoro, Nicolò Rassu, illustrando nel corso di una conferenza stampa il testo del disegno di legge, approvato recentemente dalla stessa Commissione e trasmesso all'Aula per l'esame definitivo.
"Un disegno di legge di grande valore sociale, ha aggiunto Rassu. Uno strumento utile per cercare di arginare il preoccupante fenomeno della disoccupazione giovanile, particolarmente atteso dalle imprese artigiane, che permetterà di avviare al lavoro, ogni anno, quasi due mila giovani."
In Sardegna, ha ricordato Bachisio Falconi, componente della Sesta, sono circa 36 le mila aziende artigiane, che operano nei diversi settori economici, con quasi 96 persone occupate. "Se il venti per cento di queste micro imprese assumesse un apprendista, troverebbero occupazione stabile quasi 7 mila giovani sardi. Verrebbero rivitalizzante, tra l'altro, aziende che operano anche nei settori oggi trascurati, dimenticati, quelli legati alle particolari produzioni agricole e zootecniche. Un provvedimento che interesserà, inoltre, tutte le zone della Sardegna, perché il tessuto sul quale si basa il sistema economico sardo è proprio quello artigiano, diffuso su tutto il territorio dell'Isola".
Questo disegno di legge è una interessante "forma di politica attiva del lavoro, ha aggiunto Sergio Franco Pisano. Uno strumento in grado di contrastare la preoccupante diminuzione del numero dei contratti di formazione. Recentemente la UE ha abbassato, infatti, il limite di età per questo tipo di avviamento al lavoro, portandolo da 32 anni a 25. Molti giovani non sono stati assunti, con i particolari contratti di formazione, per l'abbassamento dell'età richiesta. Con questo provvedimento potremmo favorire l'avviamento al lavoro, intervenendo con contributi interessanti che copriranno un quinquennio, di quei giovani che non rientrano più nei parametri comunitari".
Il disegno di legge prevede contributi per un quinquennio per coloro che saranno assunti come "apprendisti". L'intervento regionale sarà di 7 milioni, il primo anno, poi passerà a 5 milioni, a 4 milioni ed a 3 milioni negli ultimi due anni. La trasformazione dei contratti da tempo determinato a quello indeterminato sarà premiata con un altro contributo biennale di 3 milioni l'anno.
"Potranno essere studiate anche altre forme di incentivazione, ha concluso il vicepresidente della Commissione Valter Vassallo, se il Consiglio dovesse accorgersi di nuove, diverse, esigenze delle imprese artigiane. Per il prossimo triennio sono disponibili 20 miliardi l'anno, ma se i risultati saranno positivi, la Commissione è certa che si troveranno, nel bilancio regionale, le risorse necessarie anche per interventi più massicci".
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