CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

La situazione dell'Istituto per l'incremento ippico ed importanti temi ambientali approfonditi dalla commissione Agricoltura del Consiglio regionale


Cagliari, 10 luglio 2001 - La difficile situazione dell'Istituto per l'incremento ippico, l'importante ente regionale che si occupa della valorizzazione del cavallo sardo e della conservazione dei cavallini della Giara, è stata esaminata dalla Quinta commissione permanente del Consiglio regionale, Agricoltura ed Ambiente, presieduta da Tonino Frau.

 La Commissione ha, infatti, incontrato in "audizione" gli amministratori dell'Istituto, la cui attività è "frenata" dalle polemiche che si sono registraste all'interno del consiglio di amministrazione, dalle tensioni provocate da alcune nomine amministrative "non condivise" dai dipendenti dell'Ente.

Recenti decisioni degli amministratori e dei vertici tecnico-amministrativi, alcune iniziative "propagandistiche", sono state "considerate almeno superficiali, se non intempestive" dai consiglieri del centro sinistra. Anche dagli esponenti della maggioranza, comunque, sono stati mossi, ai vertici dell'Istituto, alcuni significativi "rilievi".

La Quinta commissione si è anche occupata di alcuni temi "ambientali". Il presidente Frau ed i suoi colleghi hanno, infatti, ascoltato le ragioni dei rappresentanti dei tecnici faunistici sulle loro notevoli ed interessanti competenze professionali. I tecnici faunistici, dopo un corso universitario "breve", possono svolgere un importante ruolo nel processo di recupero e valorizzazione delle risorse ambientali e naturali della nostra Isola.

In Piemonte, ad esempio, i tecnici faunistici da alcuni anni vengono utilizzati nella gestione dei parchi, delle aree protette, delle aziende faunistico-turistico-venatorie, nel recupero e valorizzazione dell'ambiente in generale. Anche in Sardegna, professionalità di questo genere potrebbero essere utilizzate nella gestione della risorsa "ambiente". "Dopo tre anni di studio universitario, con una notevole preparazione professionale, i giovani che hanno conseguito questo interessante titolo devono essere inseriti, anche da noi, nel mondo del lavoro", hanno concordato i componenti la commissione Ambiente. Nelle prossime sedute saranno decise le iniziative più utili per favorire, anche nell'Isola, l'utilizzo dei giovani che hanno frequentato questo "nuovo e moderno" ciclo di studi e che potrebbero trovare una stabile occupazione, non solamente nel settore pubblico ma, specialmente, in quello privato.

La Quinta si è anche occupata del delicato problema dell'incenerimento dei rifiuti sanitari e speciali, per la cui termodistruzione si devono seguire regole particolarmente severe. I recenti casi verificatisi nelle zona industriale di Porto Torres, dove gli inquirenti hanno "scoperto" rifiuti tossici classificati in maniera differente dalla realtà, hanno imposto norme ancora più restrittive di quelle seguite in passato. Una situazione che rischia di compromettere l'attività dei sei impianti speciali esistenti in Sardegna, due pubblici e quattro privati, alcuni dei quali hanno sperimentato e realizzato tecnologie particolarmente sofisticate, molto interessanti dal punto di vista scientifico e pratico, che hanno posto l'Isola all'avanguardia nel mondo, in questo particolare settore.

I componenti la commissione Ambiente, su questo delicati temi, hanno incontrato una delegazione della Confindustria, i rappresentanti delle società che operano in campo ecologico, esponenti del mondo sindacale. Al termine della lunga audizione è stato "auspicato" il congelamento della situazione ai livelli attuali, senza incrementare le importazioni di rifiuti tossici e sanitari dalle altre regioni italiane, " la Sardegna non deve diventare una pattumiera", la sollecita istituzione dell'Agenzia regionale di protezione dell'ambiente sardo, una più attenta regolamentazione dell'importazione di rifiuti speciali.

"I nostri impianti tutelano l'ambiente, hanno detto i rappresentanti dei gruppi impegnati nello smaltimento e nella termodistruzione dei rifiuti. Sono in grado di ridurre l'inquinamento che si registra nei pressi delle discariche e degli impianti di incenerimento tradizionali".

Sono semplicemente necessarie nuove norme, controlli più severi, per garantire il completo rispetto dell'ambiente ed, allo stesso tempo, per assicurare validità economica alle iniziative industriali esistenti nell'Isola. Non sono necessari nuovi impianti, hanno concordato i componenti la Quinta commissione ed i rappresentanti degli imprenditori e dei lavoratori del settore. Servono solamente regole chiare e tecnologie sempre più moderne e sofisticate.


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