CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaLa commissione Industria del Consiglio regionale ha approfondito i temi del geoparco e dei lavoratori socialmente utili
Cagliari, 17 maggio 2001 - I temi, ed i problemi, legati alla istituzione del geoparco ed alla "stabilizzazione" dei circa 3300 lavoratori utilizzati negli interventi "socialmente utili" sono stati approfonditi dalla Sesta commissione, Industria e Lavoro, presieduta da Nicolò Rassu.
In Sardegna sono attualmente impegnate, in lavori socialmente utili, oltre 3300 persone, 430 delle quali occupate nelle iniziative collegate al geoparco. Secondo gli accordi raggiunti lo scorso anno tra le organizzazioni sindacali ed il Governo, oltre 900 di questi "lavoratori socialmente utili" dovrebbero "stabilizzare" i rapporti di lavoro, attualmente "temporanei e precari" entro la fine del prossimo mese di giugno.
Per dare occupazione stabile a questi lavoratori, licenziati o allontanati dal lavoro in industrie in crisi o in seguito a radicali processi di ristrutturazione, il Governo aveva stanziato 120 miliardi, da erogare in un triennio, mettendone però 64 immediatamente a disposizione dell'amministrazione regionale. Se questi finanziamenti non saranno impegnati entro la fine del prossimo mese di giugno, hanno ricordato i rappresentanti delle tre confederazioni sindacali oggi ricevuti in "audizione" dalla Sesta commissione, le ingenti somme disponibili dovranno essere restituite al Governo centrale e non saranno, quindi, più disponibili gli incentivi governativi necessari per dare occupazione stabile ai tanti lavoratori, più o meno giovani, attualmente occupati nelle numerose iniziative avviate dalle istituzioni pubbliche e dagli enti locali.
Le organizzazioni sindacali, all'incontro con la Commissione Industria hanno preso parte i segretari confederali di Cgil, Cisl ed Uil, Diana, Calledda e Carboni, hanno sollecitato la rapida conclusione dell'iter istruttorio della proposta di legge 197, alla quale l'esecutivo regionale ha presentato alcuni emendamenti, presentata dai consiglieri regionali Pinna, Cugini, Fadda, Balia e Giacomo Sanna, con la quale propongono "Istituzione dell'Agenzia per le risorse geologiche e ambientali (Argea) e modifiche alla legge regionale 4 dicembre 1998, n. 33". Con questa legge, infatti, si potrebbe avviare una reale "stabilizzazione" di numerosi lavoratori "socialmente utili" e si darebbe pratica attuazione al parco geominerario, una iniziativa sulla quale concordano tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale.
La Commissione Industria, proseguendo l'esame dei provvedimenti con i quali si intendono modificare la legge regionale n. 28 e le altre norme in vigore per favorire l'occupazione e l'imprenditoria giovanile, hanno deciso che il presidente Rassu, assieme ad uno o più componenti della Sesta, accompagni l'assessore del Lavoro Luridiana a Bruxelles, dove l'esponente dell'esecutivo regionale incontrerà, alla fine del mese, funzionari ed esperti della Commissione europea, per discutere con loro i delicati e particolari aspetti della legge regionale 28, la cui applicazione è stata bloccata dalla UE perché, per alcuni aspetti, in contrasto con le normative comunitarie in materia di libera concorrenza e di aiuti di Stato a sostegno delle iniziative imprenditoriali.
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