CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

"Le risse nella maggioranza danneggiano l'intera Sardegna".Mozione del Centro sinistra per un dibattito in aula sullo stato di attuazione delle dichiarazioni programmatiche della Giunta e sulle recenti vicende politiche


Cagliari, 8 maggio 2001 - Le risse all'interno della maggioranza stanno danneggiando gravemente tutta la Sardegna; nessuno degli impegni assunti dalla attuale maggioranza è stato ancora attuato: così le forze politiche del Centro sinistra che, nel corso di una conferenza stampa, hanno illustrato una mozione con la quale intendono "finalmente riportare nella sua sede naturale", cioè il Consiglio, il dibattito sui gravi problemi dell'isola e sulle recenti vicende politiche regionali.

In particolare i gruppi dell'opposizione sollecitano un ampio dibattito in seno al Consiglio per approfondire "le ragioni e le dannose ripercussioni dello stato attuale di paralisi istituzionale", e portare in primo piano la questione "degli esiti devastanti e forse irreversibili ricadenti sul tessuto economico ed imprenditoriale sardo" derivanti -così si afferma- dall'inefficienza dell'azione di governo dell'attuale maggioranza. Ma la mozione intende anche esprimere "la condanna politica per l'irresponsabile perdurare  di lotte intestine all'interno della maggioranza" che hanno solo lo scopo "di modificare l'attuale assetto di governo" e mostrando una totale "insensibilità alle emergenze sociali e congiunturali della Sardegna per le quali fu sancito un preciso impegno".

All'incontro con i giornalisti erano presenti Cugini (Ds), Balia (Fsd), Biancu (I Democratici),  Cogodi (Rc), e Fadda (Ppi), in rappresentanza  dei gruppi di opposizione del Centro sinistra sardo, o se si vuole "di quella che si chiamava Coalizione autonomistica", come ha precisato lo stesso Cogodi. In una cartellina, insieme alla mozione trasmessa ieri alla Presidenza del Consiglio, un lungo elenco di iniziative su cui vi era stato un preciso impegnato da parte dell'attuale governo regionale al tempo della sua nascita, "ma che non sono state ancora attuate".

"Chiediamo che il Consiglio sia convocato perché possa entrare nel merito della qualità del governo regionale -ha esordito Cugini aprendo la conferenza stampa- perché questa maggioranza, invece che dare risposte adeguate agli impegni assunti litiga sulla Giunta". Riferendosi alle vicende politiche in seno alla maggioranza, secondo Cugini, l'iniziativa di Pili contro Floris nasce dalle nomine al Banco di Sardegna". "La priorità devono averla le questioni di merito", ha detto ancora Cugini il quale ha ribadito il no ai ribaltoni ed "alle operazioni spericolate alle quali non ci prestammo due anni fa".

Pesanti critiche il rappresentante dei Democratici di sinistra ha lanciato nei confronti del presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, accusato di essere "Uno degli attori di queste vicende politiche", con danno evidente per l'intera istituzione consiliare. "Non c'è altro che una questione di poltrone e di sedie -ha concluso- in queste vicende il cui «pensatoio» pare sia stata Tunisi" quale sede di una riunione apposita.

A tali critiche ha fatto eco Peppino Balia, capogruppo di Fsd secondo il quale: "Tutta la storia si riassume in una vicenda di piccoli imbrogli e in una questione di divergenze fra piccoli imbroglioni". "Di questioni di sostanza, invece, non si parla". Balia ha denunciato a questo riguardo "il forte rischio che la Sardegna perda 2000 miliardi dei fondi europei" ed ha criticato che dei collegati alla Finanziaria neppure uno sia stato non solo approvato ma neppure discusso nelle commissioni di merito.

Antonio Biancu, a nome dei Democratici, ha quindi ricordato le lacune sui Programmi integrati territoriali, per i quali sono costretti ad attivarsi gli enti locali per far fronte alle lacune della Giunta regionale. Gli ha fatto seguito Luigi Cogodi, che ha parlato di volontari ritardi nella presentazione del bilancio per evitare l'approvazione dei collegati, e quindi con "la totale mancanza di un quadro di insieme per la spendita di ben 12 mila miliardi". Cogodi ha anche attaccato il presidente del Consiglio ("Mai visto prima un presidente del Consiglio che da lo sfratto al presidente della Giunta".

Quindi Paolo Fadda, a nome dei Popolari, che ha accusato la maggioranza di "tenere ingessato il Consiglio regionale" in un immobilismo grave di fronte ai problemi dell'isola. Dopo aver sottolineato i veti reciproci che le forze della maggioranza starebbero attuando vicendevolmente  ha ribadito che è intendimento dell'opposizione "riportare l'attenzione sui reali problemi della Sardegna attraverso un intenso dibattito consiliare", e ricordando l'elenco di impegni assunti e non rispettati che rischiano fra l'altro di "far perdere alla regione una parte dei fondi comunitari".


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