CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaUna delegazione del popolo curdo ricevuta in Consiglio regionale
Cagliari, 23 febbraio 2001 - "Noi non abbiamo una bella storia da raccontare, per quindici anni abbiamo lottato con le armi per la libertà. Da tre anni, inascoltati, abbiamo avviato un processo di pace. Ai Sardi chiediamo solidarietà e impegno per affermare i nostri diritti civili".
Con queste parole una delegazione curda guidata da Ruken Zana, figlia di Rojn, ex sindaco di Diyarbakir, e di Leyla, prima donna parlamentare curda, premio Sacharov per la pace, incarcerata dal governo turco, si è presentata ieri mattina in Consiglio regionale ed è stata ricevuta dall'on. Luigi Cogodi per incarico del Presidente del Consiglio regionale, impossibilitato a partecipare. Organizzato da Antonello Pabis, presidente dell'Associazione sarda contro l'emarginazione, l'incontro si è svolto anche con la partecipazione del presidente della Seconda commissione, Politiche comunitarie, on. Beniamino Scarpa.
Ruken Zana ha ricordato il lungo cammino per la liberazione dei curdi, oggi costretti a vivere in quattro Paesi (Turchia, Irak, Iran e Siria) dove le loro libertà civili sono compresse quando non represse. Zana ha chiesto alle istituzioni sarde di sostenere presso il governo italiano e presso l'Unione europea il processo di pacificazione politica, che deve segnare la fine di ogni discriminazione.
Individuando i percorsi simili nella storia del popolo sardo e di quello curdo, l'on. Cogodi ha replicato a nome dell'Assemblea auspicando un'iniziativa congiunta del Consiglio regionale. "Non abbiamo difficoltà a comprendere che lo Stato non è meno unito se riconosce e tutela le identità e i diritti di tutti. Anche dei curdi, dei palestinesi come quelli dei sardi". Per l'on. Cogodi, che ha ricordato come anche in Italia le libertà civili siano nate dalla lotta armata di liberazione della Resistenza, l'Unione europea deve riconoscere questi valori "e il primo atto concreto in questo senso è la libertà per il vostro presidente Ochalan".
L'on. Scarpa ha, invece, annunciato che la Seconda commissione, da lui presieduta, metterà presto all'ordine del giorno dei suoi lavori un approfondito esame della questione curda, che culminerà poi con un dibattito nell'Assemblea sarda.
"L'Ue è sempre più fondata sulle diversità culturali", ha detto l'on. Scarpa, "e la Turchia che chiede di far parte dell'Ue dovrà rispettare questo patrimonio democratico".
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