CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaLa soddisfazione del presidente La Spisa per la disponibilità della Confindustria sarda a partecipare all'acquisto della Banca di Sassari
Cagliari, 29 settembre 2000 - La decisione di voler partecipare all'acquisto della Banca di Sassari, annunciata questa mattina, a Cagliari, dai massimi esponenti della Federazione dell'Industria della Sardegna, è stata giudicata molto positivamente dal presidente della Commissione permanente Programmazione economica, Bilancio e Credito, del Consiglio regionale.
"La notizia del rallentamento del processo di fusione tra il Banco di Sardegna e la Banca di Sassari, apparsa oggi sui giornali, e la dichiarazione dei rappresentanti della Confindustria sarda, di volersi candidare all'acquisto del secondo istituto di credito sassarese, ha commentato La Spisa, confermano la validità delle posizioni e delle iniziative della Terza commissione sul problema del credito in Sardegna".
In molte occasioni, la commissione Programmazione e Credito ha espresso perplessità e riserve sulla operazione che il Banco di Sardegna ha avviato per "incorporare" la Banca di Sassari. Una operazione che priverebbe il sistema economico sardo di un istituto di credito particolarmente attivo nella realtà isolana; una presenza essenziale, se si vuole garantire la necessaria concorrenza in un settore di particolare importanza.
"Il processo di fusione tra i due istituti di credito ha subito un rallentamento, ha aggiunto La Spisa, che conferma le nostre perplessità sulla validità di questa operazione. Nel corso di una recente audizione il presidente del Banco di Sardegna ha dichiarato la propria disponibilità a "sospendere" questa fusione, in presenza di una concreta proposta di acquisto".
"I massimi rappresentanti del mondo imprenditoriale isolano hanno dichiarato, questa mattina, di voler concorrere, in misura anche consistente, all'acquisto della Banca di Sassari, ha aggiunto il presidente della Terza commissione. Analoga volontà è stata espressa dalla Giunta regionale e dalla Finanziaria sarda. Esiste, quindi, una proposta concreta e non più una semplice volontà di intenti".
I tempi, tuttavia, si sono ulteriormente ridotti ed è necessario accelerare le operazioni, anche burocratiche, per giungere alla completa privatizzazione dell'istituto di credito sassarese.
"Non è più possibile perdere altro tempo, ha concluso La Spisa. I privati hanno annunciato i loro programmi, le Istituzioni pubbliche devono fare la loro parte. Tutto deve avvenire nel minor tempo possibile, perché il sistema economico sardo ha bisogno di una reale concorrenza nel settore del credito ed una Banca di Sassari controllata anche dagli imprenditori isolani può, realmente, stimolare gli investimenti e far diminuire il costo del denaro. Compiti particolarmente importanti e delicati, essenziali in questo difficile momento. Le premesse per una buona soluzione della vicenda Banca di Sassari, quindi, ci sono; ora occorre fare in fretta".
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