CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaCostituito a Palermo il Comitato permanente per il partenariato euromediterraneo
Palermo, 28 novembre - La Sardegna fa parte del Comitato permanente per il partenariato euromediterraneo (COPPEN). Il nuovo organismo è stato creato su iniziativa della sezione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (AICCRE). L'obiettivo del COPPEN è quello di favorire un dialogo permanente tra tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo nella riva europea, in quella a sud e sud-est, nella costa orientale dell'Adriatico, al fine di rendere possibile un loro sviluppo sostenibile, in una visione comune che superi il tradizionale e insufficiente modello di aiuto alle aree meno sviluppate.
Del comitato fanno parte: Belgio, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Israele, Italia, Malta, Marocco, Olanda, Spagna, Tunisia e Turchia.
Nella tre giorni palermitana, conclusa oggi a Palermo ed organizzata proprio per mettere a punto i programmi e gli obiettivi del nuovo comitato, sono stati eletti i vertici di questo organismo. Presidente è stato nominato Fabio Pellegrini (segretario generale AICCRE), alle cinque vicepresidenze sono stati eletti Omar Bahraoui, sindaco di Rabat (Marocco), Louis Le Pensec (Francia), Wadad Alsuwayeh (direttore generale aggiunto dell'OCA), Fernandez Ginerginer (presidente della provincia di Valenzia), Nikolas Papamikroulis (Grecia).
Sono state insediate, inoltre, quattro commissioni: politica ed istituzioni; cooperazione tra città e regioni; cooperazione economica e finanziaria; cultura, tecnologia, turismo e ambiente.
"L'Unione Europea sta portando avanti con grande impegno politico ed economico - ha detto il presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, a conclusione della manifestazione - un'azione di integrazione verso i paesi Terzi del Mediterraneo e del vicino Oriente. In questo processo, che coinvolge gli Stati nazionali e le istituzioni territoriali, sia l'Unione Europea che lo Stato centrale, hanno individuato le Regioni quali strumenti operativi della politica di integrazione. Alle Regioni sono state, infatti, attribuite altre responsabilità e una personalità giuridica nuova nel campo del diritto internazionale, in linea anche con le richieste di nuovi poteri, che vengono dalle stesse Regioni, nel campo della politica estera in quella che viene chiamata la "small diplomacy".
"La Sardegna, naturalmente, in linea con questi principi - ha concluso il presidente Serrenti - dovrà dotarsi di strumenti legislativi ed organizzativi idonei a perseguire obiettivi che possono essere, per la nostra Regione, una nuova opportunità di sviluppo economico e sociale".
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