CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaLa commissione Trasporti del Consiglio regionale ha approfondito la situazione dei collegamenti stradali nel Sassarese
Cagliari 24 ottobre 2000 - La crisi economica del Sassarese ha più di una causa, ma l'inadeguatezza del sistema viario è forse la più grave. Le strade, anche quelle considerate superveloci, diventano troppo spesso delle semplici strade di città, come la Carlo Felice nel tratto tra Sassari e Porto Torres; una arteria "calda", perché in particolari ore vi transita un numero elevatissimo di auto, come la Sassari-Fertilia-Alghero, assolutamente inadeguata per garantire collegamenti rapidi tra l'aeroporto algherese ed il resto del Sassarese; basta un ponte da riparare, come il Colombo, e la zona industriale, il porto industriale e quello commerciale di Porto Torres vengono "tagliati fuori" dalle normali correnti di traffico e per raggiungerli bisogna percorrere una quarantina di chilometri in più, a meno che non si permetta il passaggio di almeno settecento mezzi pesanti, ogni giorno, nel centro storico di Porto Torres, con tutti gli inconvenienti che si possono ben immaginare.
Lo stato delle infrastrutture del Sassarese, specialmente per la rete viaria e dei collegamenti ferroviari, è decisamente carente. Lo hanno illustrato, con ricchezza di dati, gli amministratori locali, i rappresentanti delle organizzazioni degli imprenditori e dei lavoratori che questa mattina hanno incontrato, in audizione, la Quarta commissione permanente del Consiglio regionale - Urbanistica, Lavori Pubblici e Trasporti - presieduta da Marco Fabrizio Tunis,
Una analisi approfondita, dalla quale è emerso che i soldi per certi interventi ci sono ma per molte, troppe altre opere da realizzare i fondi non si sa se sono disponibili; in alcuni casi, infine, non ci sono né soldi né progetti, come per la Olbia-Arzachena-Palau-Santa Teresa.
Le strade di competenza dell'Anas, "che è un semplice ente attuatore, ha detto il responsabile regionale ing. Corazza, e decide gli interventi da effettuare a seconda dei fondi disponibili" sono destinate a ridursi di numero. Attualmente l'Azienda per le strade è impegnata a modificare la Carlo Felice, operazione per la quale servono, complessivamente, circa 1.500 miliardi. Per il tratto Macomer - Sassari, secondo quanto previsto negli accordi di programma Stato-Regione, i lavori e le progettazioni sono partiti da Macomer. Anche per questi interventi serviranno moltissimi miliardi e non si sa se saranno tutti disponibili.
La "camionabile", altro punto dolente del sistema stradale, è "ferma" perché il fallimento delle imprese impegnate nella realizzazione dell'opera impone lunghi tempi burocratici e complesse trattative col curatore fallimentare. Quando tutto sarà risolto si ripartirà.
I casi del ponte Colombo, della Sassari-Alghero, dell'accesso alla superstrada e dei collegamenti con la Carlo Felice sono "temi spinosi", per i quali sono sorti moltissimi problemi. Si cercherà di risolverli.
Per il resto un lungo elenco di incompiute, per la mancanza dei finanziamenti necessari, per l'assenza dei progetti, per l'inadempienza delle imprese appaltatrici, per ritardi legati ai ricorsi che piovono sugli appalti in ogni occasione, per i ricorsi al Tar da parte di proprietari i cui terreni sono stati espropriati, come per la Tempio-Olbia, le cui richieste sono "assolutamente inaccettabili". La strada, probabilmente, non sarà completata. Tra l'altro la stessa strada, che riveste una particolare importanza perché tutto il sistema economico isolano ha bisogno di accessi rapidi e sicuri con i porti e gli aeroporti, "abbandonerà" il sistema Anas e passerà alla Regione.
Le uniche notizie positive riguardano la San Teodoro-Olbia, gli ultimi due lotti funzionali di questa importante arteria potrebbero essere appaltati entro il prossimo mese di novembre, "salvo ricorsi".
Una situazione giudicata negativamente e preoccupante dai componenti la Quarta commissione (oltre al presidente Marco Fabrizio Tunis erano presenti Antonio Calledda, Pierangelo Masia, Bruno Dettori, Pietrino Fois, Giacomo Sanna, Salvatore Piana, Tonino Frau, Noemi Sanna Nivoli, Giampaolo Nuvoli, Walter Vassallo, Giacomo Spissu, Gavino Cassano, Cicitto Morittu e Silvio Lai), riniti nella sede della Provincia di Sassari proprio per capire cosa il Consiglio regionale può fare per sbloccare una situazione che presenta non pochi problemi.
Tutto il sistema dei collegamenti interni della Sardegna appare, infatti, carente, inadeguato ai programmi di crescita economica e di sviluppo sociale che gli amministratori isolani cercano di realizzare.
Spesso, anche in questa occasione, le "autorità competenti", i rappresentanti dei diversi enti ed istituzioni dello Stato che hanno voce in capitolo nel difficile settore dei lavori pubblici, come le sovrintendenze ai beni ambientali ed alle antichità, inoltre, sono assenti.
La commissione Urbanistica e Trasporti, quindi, ha deciso di estendere la sua indagine conoscitiva a tutta l'Isola, anche per poter decidere le iniziative più opportune, che possono essere esclusivamente legislative e politiche, necessarie per superare i ritardi eccessivi, le inadempienze dello Stato, per "dare la necessaria spinta alla realizzazione di tutte le infrastrutture, specialmente nel comparto della viabilità pubblica" che condizionano così pesantemente il processo di crescita economica e sociale della Sardegna.
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