CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Un "fascicolo del fabbricato" per controllare la sicurezza statica degli edifici. Presentata in Consiglio una proposta di legge che prevede gli opportuni accertamenti


Cagliari, 23 gennaio 2001 - Case ed edifici più sicuri, attentamente controllati nelle loro strutture, per garantire l'incolumità degli abitanti e dei passanti. Sarà possibile anche in Sardegna, se il Consiglio approverà una proposta di legge, la numero 138, presentata dai consiglieri Marco Fabrizio Tunis, Mariella Pilo, Antonello Liori, Giorgio La Spisa, Bruno Murgia, Gerolamo Licandro, Emilio Floris e Giorgio Corona, che propone l'istituzione "del fascicolo di fabbricato"

Una specie di anagrafe, una scheda dettagliata nella quale sono contenute tutte le informazioni relative agli edifici, antichi, storici, vecchi o nuovi esistenti nell'Isola. Nel fascicolo, secondo lo schema illustrato nel corso di una conferenza stampa, saranno contenute tutte le "informazioni relative al fabbricato ed alle sue pertinenze, riguardo le situazioni progettuale, strutturale, impiantistica, igienica, urbanistica, edilizia, catastale, autorizzativa, comprese le modifiche e gli adeguamenti eventualmente intervenute nel tempo. Una sintesi delle informazioni contenute nel fascicolo deve essere riportata in una scheda informatizzabile".

"Si tratta di una iniziativa particolarmente opportuna, necessaria per limitare i crolli, i danni, gli smottamenti che si sono registrati in questi ultimi anni in molte zone della nostra regione. Il problema della sicurezza statica degli edifici, ha detto il primo firmatario della proposta di legge Marco Fabrizio Tunis, è particolarmente sentito. Si devono, quindi, predisporre gli strumenti tecnici necessari per ridare fiducia ai cittadini".

Iniziative simili sono state prese anche dal Parlamento e dalle assemblee di altre regioni, ad esempio la Toscana, il Lazio e la Sicilia, anche recentemente colpite da crolli e smottamenti. Danni e crolli, hanno detto i presentatori del provvedimento, causati dalla cattiva qualità dei materiali utilizzati nelle costruzioni, dall'abusivismo edilizio e dalla edificazione selvaggia, dalla mancata osservanza delle norme edilizie, dalle profonde modifiche dell'assetto idrogeologico del sottosuolo, dalla presenza di reti idriche e fognarie costruite senza tener conto delle reali situazioni dei suoli.

L'istituzione di un registro di fabbricato, redatto ed aggiornato esclusivamente da professionisti iscritti all'albo dei periti per la sicurezza, hanno sottolineato Marco Fabrizio Tunis ed i suoi colleghi,  appare una misura idonea "per una effettiva prevenzione e protezione dai rischi, per la tutela della privata e pubblica incolumità".


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