CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaI problemi dei lavoratori dell'Igea illustrati al presidente del Consiglio regionale
Cagliari, 20 dicembre 2000 - Le preoccupazioni dei lavoratori dell'Igea, attualmente occupati nei lavori socialmente utili ma che dovrebbero essere impegnati nei primi interventi per la realizzazione del Parco geominerario, sono stati illustrati al presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, da una delegazione di minatori e sindacalisti.
I dipendenti dell'Igea, secondo un accordo del dicembre del 1997, sono stati inseriti nei "lavori socialmente utili" in attesa del definito decollo del parco geominerario. L'iniziativa, per la cui realizzazione esistono cospicui finanziamenti internazionali, dovrebbe finalmente vedere la luce all'inizio del nuovo anno. Nella Finanziaria dello Stato, attualmente all'esame del Parlamento, è previsto uno specifico intervento per dare il via alla operazione di recupero dei complessi industriali e minerari della Sardegna.
Il programma di restauro e valorizzazione dell'ingente patrimonio immobiliare minerario isolano interesserà 8 aree e 92 comuni sardi; una iniziativa di grande valore culturale nella quale troveranno occupazione non solo i 470 dipendenti dell'Igea ma molti altri giovani e meno giovani disoccupati sardi.
Il presidente Serrenti, da tempo impegnato nel recupero dei beni e delle tradizioni dell'Isola, qualche tempo fa aveva scritto al presidente della Giunta sollecitando l'avvio degli adempimenti burocratici necessari per realizzare l'importante progetto.
Al termine dell'incontro odierno il presidente Serrenti ha confermato il suo impegno ed ha annunciato che metterà in atto tutte le iniziative di sua competenza utili per giungere alla sollecita soluzione della ormai "troppo lunga" vicenda.
I rappresentanti sindacali dell'Igea hanno, infatti, ricordato che servono esclusivamente "gli indirizzi attuativi" del progetto, che devono essere fissati dall'esecutivo regionale, per avviare il "piano di stabilizzazione" del rapporto di lavoro dei minatori, attualmente considerati "lavoratori socialmente utili".
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