CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislaturaPolemiche in commissione Bilancio sul processo di incorporazione della Banca di Sassari da parte del Banco di Sardegna
Cagliari 16 maggio 2000 - Le dichiarazioni del presidente del Banco di Sardegna sul processo di incorporazione della controllata Banca di Sassari, avviato da qualche tempo, hanno provocato una vivace polemica all'interno della Terza commissione permanente del Consiglio regionale.
Gli onorevoli Mauro Pili ed Emilio Floris, infatti, hanno abbandonato in segno di protesta i lavori della commissione Programmazione, convocata dal presidente Giorgio La Spisa per un approfondito esame del processo di fusione tra i due istituti di credito isolani, dopo l'intervento introduttivo del professor Sebastiano Brusco.
Il presidente del Banco di Sardegna, illustrando nei dettagli i motivi e le ragioni che hanno portato il Banco ad avviare il processo di incorporazione della Banca di Sassari, ha illustrato i dettagli tecnici dell'operazione ed ha difeso la validità del piano industriale messo a punto per rilanciare il maggiore istituto di credito isolano, progetto condiviso dalle autorità monetarie centrali e dalle organizzazioni sindacali.
In questo particolare momento, ha dichiarato il presidente Brusco rispondendo ad una precisa domanda dell'onorevole Pili, il Banco non può riconoscere alla Giunta il diritto di "dare ordini"; ma se venissero avanzate proposte concrete, queste verrebbero prese "nella doverosa considerazione". In questo caso il "processo di incorporazione potrebbe essere bloccato".
La risposta del professor Brusco non ha convinto l'onorevole Pili, il quale ha dichiarato che, se Giunta e Consiglio non possono intervenire ed incidere su un processo già avviato, "è assolutamente inutile discutere, a posteriori, di decisioni immodificabili". Per protesta, quindi, ha abbandonato la seduta in compagnia dell'onorevole Emilio Floris.
I lavori della Commissione sono proseguiti ancora per qualche tempo ed alcuni consiglieri hanno chiesto chiarimenti tecnici al professor Brusco.
La seduta è stata, quindi, sospesa su richiesta di alcuni esponenti della opposizione.
Prima di concludere definitivamente i lavori, il presidente La Spisa ha voluto rilasciare una breve dichiarazione "anche per rispetto verso i colleghi che hanno voluto partecipare alla seduta".
Una occasione importante per conoscere a fondo i particolari aspetti del processo di fusione per incorporazione che interessano i due maggiori istituti di credito isolani.
Un esame che sarà ripreso in altra occasione ed il presidente La Spisa ha anche sottolineato "l'irritualità" dell'andamento dei lavori della seduta odierna. " Le Commissioni si riuniscono in audizione per ascoltare ciò che dicono gli ospiti e rivolgono semplicemente le domande necessarie per una migliore conoscenza degli argomenti trattati., ha ricordato Giorgio La Spisa. Le discussioni e le valutazioni politiche vendono affrontate in un secondo momento, quando gli "auditi" non sono più presenti".
Una prassi che si è sempre seguita, anche per il doveroso rispetto delle opinioni di coloro che si incontrano. Un metodo che sarà seguito anche nella prossima seduta, nella quale lo scottante tema della fusione tra il Banco e la sua controllata sarà affrontato con la necessaria serenità.
"L'incorporazione della Banca di Sassari, ha concluso Giorgio La Spisa, ha sollevato molti dubbi e perplessità; dubbi che la maggioranza ha espresso in più di una occasione e che io condivido in pieno. Per appurare se quella scelta è la strada migliore, riuniremo nuovamente la Commissione ed approfondiremo gli aspetti di un processo che non considero ancora concluso e irreversibile".
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