CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura
Sull'autonomia dell'Ospedale Microcitemico di Cagliari la Commissione sanità ha sentito l'Assessore Oppi. Difficoltà per un'iniziativa della Giunta.
Cagliari, 14 febbraio 2001 - L'autonomia dell'Ospedale microcitemico non è una partita facile, nonostante l'autorevolezza scientifica non avrebbe i requisiti di legge, quelli indicati dal ministero della Sanità e la Giunta non può prendere iniziative che non abbiamo il parere di conformità degli uffici. L'Assessore Oppi ha riferito oggi alla Settima Commissione (presidente l'on. Noemi Sanna Nivoli) la difficoltà a trovare una soluzione rispondendo a una risoluzione della stessa Commissione approvata il 17 maggio del 2000.
La Commissione si riunirà, ha annunciato la presidente, "per trovare la strada idonea a risolvere il problema" essendo manifesta "la volontà politica a difendere questa struttura per il patrimonio umano e scientifico che rappresenta".
L'Ospedale microcitemico è un presidio dell'Asl 8. Nel processo di "razionalizzazione" dell'azienda sanitaria sarebbe stato ridimensionato. La deliberazione del direttore generale adottata il 29 dicembre 1999 gli aveva attribuito "provvisoriamente" 22 posti letto di degenza ordinaria e nessuno di day hospital a discapito - è scritto nella risoluzione della Commissione - dell'attività assistenziale di una struttura fondamentale del servizio sanitario regionale.
Il ruolo e l'importanza di un centro di malattie genetiche in Sardegna è evidenziato dalla qualità dell'assistenza e della ricerca. Il laboratorio del Microcitemico è fra i più ricchi d'Italia, paragonabile a quello del Gaslini di Genova. Più di altre strutture è in grado di individuare una ampia gamma di malattie genetiche.
Rilevata l'importanza dei risultati raggiunti sul piano clinico e scientifico che sono valsi il riconoscimento dell'Organizzazione mondiale della Sanità e le alte professionalità formate, la Commissione aveva chiesto "continuità e potenziamento" della struttura, sfondando, come lo stesso Assessori Oppi aveva dichiarato in assemblea pubblica, una porta aperta. La strada dell'autonomia gestionale sembrava allora e sembra oggi la sola in grado di dare le necessarie garanzie. Ma sulle procedure c'è difficoltà d'iniziativa da parte della Giunta. La palla ritorna in Commissione che ha annunciato di prendere in esame il problema per ricercare la soluzione che consenta di raggiungere quel risultato.
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