CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

La commissione Agricoltura sollecita interventi urgenti in favore del comparto agricolo e dell'allevamento ovino e caprino della Sardegna


Cagliari 10 marzo 1999 - La commissione Agricoltura del Consiglio regionale, presieduta da Siro Marrocu, ha esaminato la grave situazione del settore agricolo e zootecnico della Sardegna. Una crisi, hanno detto i componenti la Quinta commissione, che deve essere ricollegata alle ricorrenti siccità, alla mancanza di adeguate infrastrutture, alla riduzione dei contributi comunitari per l'esportazione del pecorino romano. Elementi, questi, che limitano le potenzialità produttive delle aziende isolane.
La crisi, hanno anche aggiunto i consiglieri regionali, è aggravata dall'eccessivo indebitamento del settore agricolo isolano, che ha raggiunto ormai livelli insostenibili.
"Una situazione nella quale è difficilissimo operare, ha aggiunto Siro Marrocu al termine della lunga seduta della commissione, e che impone scelte coraggiose e radicali". La crisi dei produttori di latte ovino potrebbe essere lenita favorendo la costruzione di impianti di refrigerazione, in grado di stoccare grandi quantità di prodotto quando le produzioni sono maggiori e di permettere la lavorazione del latte di pecora in tutto l'arco dell'anno. Si potrebbe, con queste nuove strutture, dilatare il periodo di produzione del pecorino e razionalizzare le varie fasi di lavorazione valorizzando anche nuovi e diversi tipi di formaggio, puntando sulla qualità e su particolari segmenti di mercato.
Ma per rivitalizzare il settore, ha aggiunto Siro Marrocu, si devono mettere a punto iniziative concrete, necessarie per ridurre l'indebitamento delle aziende e per favorire l'immissione dei giovani nel circuito produttivo. L'attuazione delle norme che prevedono la concessione di mutui a tasso agevolato, per l'acquisto di aziende agricole anche da parte di appartenenti allo stesso nucleo familiare, e di quelle che favoriscono l'insediamento dei giovani nel settore agricolo darebbero significativi risultati in questo necessario processo di risanamento dell'intero settore primario.
La commissione Agricoltura del Consiglio ha, quindi approvato una risoluzione con la quale si chiede alla Giunta regionale un impegno straordinario in questa direzione. L'esecutivo, secondo i componenti della Quinta commissione, dovrebbe immediatamente predisporre e trasmettere alla Commissione europea un piano di risanamento del settore agricolo sardo, in particolare di quello ovi-caprino, in attuazione delle leggi regionali e delle stesse direttive comunitarie in materia di "aiuti al salvataggio ed alla ristrutturazione delle aziende in difficoltà" sollecitando, contestualmente, il reperimento delle necessarie e congrue risorse finanziarie.
"Per uscire definitivamente dalla crisi, ha aggiunto Siro Marrocu, la Regione deve proporre tutta una serie di iniziative che vanno dalla realizzazione delle necessarie infrastrutture, al riassestamento della situazione finanziaria delle aziende, tenendo conto che, ad esempio, la Sfirs potrebbe svolgere un ruolo importante in questo processo di risanamento e rilancio del settore, al quale devono necessariamente partecipare anche gli istituti di credito che operano nell'isola."


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