CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura
Conferenza stampa della maggioranza sulla manovra finanziaria. Il presidente La Spisa soddisfatto del lavoro svolto dalla Commissione Bilancio: sono aumentate di 350 miliardi le risorse disponibili. Privilegiati sviluppo, occupazione e infrastrutture.
Cagliari, 9 febbraio 2001 - Quasi quattro settimane di lavoro full time, un confronto serrato con l'opposizione ("con la quale il dialogo è aperto per migliorare alcuni aspetti della manovra", in particolare le procedure amministrative, il monitoraggio della spesa e l'attuazione del ciclo unico di programmazione), una grandinata di emendamenti (altri arriveranno in Aula): la manovra finanziaria della Regione è stata licenziata dalla Commissione Bilancio modificando la proposta iniziale della giunta. La spesa cresce di circa 350 miliardi e passa da 13.198 a 13.450. Se si considera che il bilancio dell'anno passato era di circa 10 mila miliardi, il passo in avanti è lungo, anche se straordinario. Dei 3.500 miliardi in più nelle casse regionali quasi 2.000 provengono dalle due annualità del quadro comunitario di sostegno, legato all'Obiettivo 1, l'intervento europeo a favore delle aree svantaggiate che resterà in piedi sino al 2006. Ma ci sono anche 300 miliardi di assegnazioni statali in più che provengono dal maggiore gettito dei tributi. Un segnale di ripresa economica che può essere significativo. Altri 700 miliardi (accertati) sono effetto della "pulizia" del bilancio con i residui passivi , 70 miliardi sono stati recuperati dai fondi di rotazione presso le banche e una cinquantina dalla cancellazione di migliaia di conti correnti, nei quali la Regione veicolava le operazioni amministrative, rimasti in piedi da anni senza alcun utilizzo. Ancora, 350 milioni sono la conseguenza di un nuovo mutuo che servirà a dare fiato ed intervenire in settori cruciali per lo sviluppo dell'economia sarda.
L'on. Giorgio La Spisa, presidente della Commissione Bilancio - che ha presentato oggi con i colleghi della maggioranza i dati conclusivi dei lavori di Commissione - ha affermato di essere soddisfatto del lavoro svolto e dell'impegno di tutti nel contribuire a dare alla manovra finanziaria maggiore rispondenza alle esigenze del territorio. Se la parola definitiva spetta all'Aula, la Commissione ha creato solide premesse per agevolare il dibattito ed indirizzarlo su alcune idee forti: sviluppo, occupazione e infrastrutture in particolare.
I 350 miliardi in più spendibili rispetto alla proposta della Giunta hanno avuto precise destinazioni: 250 costituiranno ulteriore accantonamento del fondo per i nuovi oneri legislativi con precise finalità: 200 miliardi per la legge sull'imprenditoria giovanile (diventeranno 600 nel triennio) e 50 per un programma straordinario di edilizia scolastica, in molte zone al collasso, che diventeranno, in proiezione decennale, 500.
Le variazioni più significative apportate dalla Commissione riguardano: 50 miliardi destinati alla Pubblica istruzione per la cultura e la lingua sarda; 50 miliardi al Lavoro per la formazione professionale; 10 per aiutare i Comuni a fare fronte alle sofferenze finanziaria derivate da contenziosi o oneri imprevisti (gli enti locali hanno bilanci sempre più rigidi e l'impossibilità di reperire finanze straordinarie) con un aiuto che, nei quindici anni di proiezione, dovrebbe garantire uno stanziamento complessivo di 300 miliardi.
Il lavoro non può considerarsi concluso. "Occorre ora pensare - ha concluso l'on. La Spisa - ai 18 collegati alla Finanziaria", i disegni di legge che intervengono in settori cruciali dell'economia e della società regionale: Irap, zone montane, pesca, protezione civile. Sostegno alle famiglie, disabili, per citarne alcuni. "Ai collegati", che hanno tempi ragionevolmente brevi per l'approvazione, "bisognerebbe dedicare una sessione straordinaria di lavoro in Commissione ed in Consiglio".
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